Lo sciopero era stato proclamato oltre un mese fa, ma dalla Teknoservice non ci sono arrivati segnali positivi. Ecco perché domani, 2 settembre, i lavoratori della società che raccoglie e gestisce i rifiuti in diversi comuni della Sardegna incroceranno le braccia

«Sia l’azienda che i comuni per i quali gestisce il servizio», spiega il segretario regionale di Fit Cisl Ignazio Lai, «avevano tutto il tempo per cercare una soluzione. Registriamo, invece, un immobilismo incomprensibile, che porterà disagi ai lavoratori, ma soprattutto all’utenza, ai cittadini». Tradotto, sarà sospesa la raccolta dei rifiuti.

Una decisione che, nell’Isola, riguarda sei centri: Capoterra, Guspini, Arbus, Gonnosfanadiga, Domusnovas e Carloforte: «Non ci restava altra strada da percorrere», dice il segretario. «Il lungo confronto con l’azienda non ha portato soluzioni ai tanti problemi da noi sollevati, in particolare legati alla sicurezza sanitaria e ambientale nel luogo di lavoro. L’azienda, inoltre, elude i parametri sulle unità lavorative e sul numero dei mezzi, ignorando le normali relazioni sindacali. Abbiamo cercato un dialogo costruttivo», conclude Lai, «ma, di fronte al muro alzato dai vertici Teknoservice, non ci resta che l’astensione dal lavoro».

(Unioneonline/L.Ne.)

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