Dicono che le voci di paese uccidano prima dei pallettoni. Che le calunnie e le insinuazioni sono peggio del piombo. E forse è anche vero. Perché Giovanni Antonio Ricci, l'allevatore di 32 anni ammazzato davanti alla moglie Pamela, ai figlioletti Aurora e Antonio, di tre e un anno, da tempo era il classico "morto che cammina". Negli ambienti poco raccomandabili del Goceano c'era chi lo definiva spia de "sa justiscia" e, in aggiunta, covava un profondo risentimento nei suoi confronti.

Di sicuro Ricci, nel corso della sua breve e turbolenta esistenza, fatta eccezione per l'ultimo periodo, non aveva fatto nulla per farsi voler bene. Il suo curriculum, con tanto di condanne, racconta di una rapina ai danni di una coppia di anziani e di un arresto per detenzione di armi. Eppure, in paese sono in tanti - naturalmente anonimi - a giurare che Ricci aveva cambiato registro.
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