Il testo individua i lavori prioritari da effettuare o da completare in zone interessate dalle alluvioni o comunque a elevato rischio. Sono stati indicati 17 interventi, tra i quali i principali sono quelli da realizzare in Gallura (Comuni di Budoni, Cardedu, Elini, Loiri Porto San Paolo, Padru, San Teodoro, Siniscola: 5 milioni di stanziamento), Villagrande Strisaili (13,4 milioni) e Capoterra (29,5 milioni). Altri territori interessati sono quelli di Muros (per la frana sulla linea ferroviaria Sassari-Chilivani), Irgoli e paesi vicini (sistemazione del fiume Cedrino), Posada e Torpè (intervento sul rio Posada), Bosa (mitigazione rischio idraulico), Cagliari (cedimenti in piazza d'Armi). E ancora: Lanusei, Gairo, Aritzo, Belvì, Illorai, Tiana, Chiaramonti, Sorso e Carbonia-Iglesias. La convenzione istituisce anche un Comitato di indirizzo e controllo per la gestione dell'accordo composto dai direttori generali del ministero dell'Ambiente e dell'assessorato dei Lavori pubblici. Tra gli altri compiti il Comitato deve assicurare il 30 giugno e il 31 dicembre di ogni annualità, sulla base dei risultati di monitoraggio, una ricognizione sull'attuazione degli interventi evidenziando eventuali criticità. Soddisfazione è stata espressa da parte dell'assessore Sannitu, "anche perché - ha spiegato - a margine dell'accordo il ministero dell'Ambiente ha garantito un impegno integrativo di altri 20 milioni di euro, che sarà ratificato la prossima settimana con un medesimo stanziamento da parte della Regione e che prevede una ulteriore ricognizione su siti sensibili che necessitano di interventi urgenti". Tra questi vi sono zone di Cagliari soggette a cedimenti e diverse aree nel resto della Sardegna.
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