Dai fenicotteri ai grifoni, un’Isola “universo” e i suoi straordinari abitanti
Con L’Unione Sarda 7 volumi curati da Domenico Ruiu per IllissoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Sardegna è un “universo”. La sua fauna racconta un paradiso dove gli uomini sono circondati da specie che trovano nell’Isola un habitat ideale, un luogo incantato dove prosperare o ritornare a vivere. È il filo conduttore della collana “I protagonisti della natura”, sette volumi in uscita per Ilisso e dedicati alla fauna della Sardegna, curati dal fotografo naturalista e scrittore Domenico Ruiu, in distribuzione dal 12 aprile con L’Unione Sarda.
Ogni volume sarà monotematico e descriverà una specie tipica dell’Isola, un racconto che prenderà in esame vari aspetti, dalla descrizione fino alla situazione in Sardegna (distribuzione, fattori di rischio, conservazione) per poi continuare con le osservazioni e le fotografie, il racconto di tradizioni e leggende, fino a numerosi contributi esterni con approfondimenti, taccuini degli stessi fotografi o altri autori che vogliano testimoniare un’emozione legata all’aquila oppure al muflone sardo. I volumi saranno suddivisi dunque in sette storie che vedono come protagonisti l’aquila reale, il barbagianni, la Giara di Gesturi (pretesto territoriale per parlare dei mitici cavallini), il cervo sardo, il fenicottero rosa, il grifone e il muflone sardo. Ogni uscita sarà monografica e racconterà il mondo di queste specie che rappresentano forse meglio dell’ambiente dell’Isola, anche perché si tratta di animali che non hanno mai, o quasi, abbandonato la Sardegna nonostante in alcuni periodi abbiano vissuto momenti difficili con pericolo di estinzione abbastanza forte. La resilienza, tuttavia, c’è stata e oggi si può raccontare la loro nuova storia.
I fenicotteri (12 aprile)
Il primo volume è dedicato al fenicottero. Il racconto del re delle lagune, da Molentargius e Santa Gilla fino agli stagni dell’Oristanese e alle zone umide di gran parte della Sardegna, è affidato invece agli ornitologi Sergio Nissardi e Carla Zucca, e al medico (scopritore di una sindrome che oggi viene chiamata proprio con il suo cognome) Giangiorgio Crisponi, fotografo capace, come dice Domenico Ruiu, di «poesia pura» con le sue immagini dei fenicotteri. Il curatore dei volumi, inoltre, in un suo contributo, racconta “Il fenicottero rosa in Sardegna tra poesia, storia e leggenda” attraverso le rime del poeta e scrittore oristanese Peppetto Pau.
Cavallini e Giara (19 aprile)
Il secondo volume racconta la storia dei cavallini che ormai sono legati al loro habitat geografico, la Giara di Gesturi appunto. Domenico Ruiu (curatore anche dell’intera collana) e Giuseppe Sedda raccontano decine di anni di immagini e di osservazioni dedicati a questa specie. La bellezza dei paesaggi, in questo volume, si sposa con i riti degli abitanti del territorio. I contributi sono stati curati da Emanuele Farris, botanico dell’Università di Sassari, sulla Giara e la sua flora, e da Alessandro Carboni che racconta una sua straordinaria esperienza su “I cavallini selvatici e la neve”. Domenico Ruiu infine parla, nel capitolo “Con la Giara nel cuore”, dell’emozionante storia del fotografo Gianfranco Fois e degli ultimi pastori che vivono sulla Giara.
Barbagianni (26 aprile)
Non tutti sanno che il barbagianni rappresenta uno dei volatili più nominati in Sardegna: “s’istria” è citata in proverbi, racconti, tradizioni popolari. Nel volume dedicato a questa specie, che rappresenta una novità editoriale in campo nazionale, i testi sono stati curati dagli autori Bobore Frau ed Edoardo Simula, fotografi naturalisti e guide ambientali, che raccontano un volatile minacciato dal bracconaggio e la cui sopravvivenza è stata spesso in pericolo. Inoltre, si parla anche degli aspetti legati proprio alla cultura popolare, che individuava in s’istria l’uccello del malaugurio. Il primo capitolo è stato affidato a un fotografo molto conosciuto: Marco Colombo. “Uomini e topi”, il titolo della sua introduzione, racconta il messaggio che viene lanciato nel volume: questa specie è specializzata nella cattura dei ratti e Colombo si chiede, con una domanda metaforica, da che parte si sceglie di stare (con gli uomini o con i topi, appunto).
Il grifone (3 maggio)
Questa specie è l’unica, tra gli avvoltoi, a non aver mai abbandonato la Sardegna, nonostante alla fine del secolo scorso abbia rischiato l’estinzione. Di grifoni, avvoltoi e condor, animali unici presenti in tutto il mondo si occuperà nel sesto volume, curato insieme a Domenico Ruiu, Marco Muzzeddu, responsabile del Centro di recupero della fauna selvatica di Bonassai. Proprio l’attività del Centro sarà illustrata nel libro, e Muzzeddu racconterà anche la parabola del grifone in Sardegna dal declino alla rinascita. Ruiu racconterà invece dell’impegno di professionisti e volontari per la causa comune della difesa del grifone e, in un capitolo significativamente chiamato “Caro Grifone”, del suo rapporto personale con questo avvoltoio. L’intervento di Dionigi Secci, funzionario di Forestas e responsabile del progetto Life dedicato in Sardegna a questa specie, racconta il ritorno di questo avvoltoio nel Sarrabus-Gerrei.
Il muflone (10 maggio)
Il quinto volume della collana Ilisso sarà dedicato al muflone e curato da Salvatore Naitana, ex direttore di Veterinaria dell’Università di Sassari, e da Domenico Ruiu. Il primo illustrerà le caratteristiche e la distribuzione di questo ungulato nell’Isola, mentre Domenico Ruiu racconterà, tra l’altro, di una storia, legata alla caccia “proibita” e al superamento del bracconaggio nelle campagne di Lula. Infine, Matteo Cara, Antonio Coccoda, Emilio Melis e Peppe Demurtas, parleranno della loro esperienza e delle emozioni vissute nella fotografia dedicata al muflone.
L’aquila (17 maggio)
Il sesto volume della collana è curato da tre fotografi naturalisti che hanno costituito un’associazione il cui nome è già un programma: “Abilarjos”. Gianluca Doa, Matteo Faedda e Antonello Lai hanno fatto delle foto dedicate all’aquila reale in Sardegna una sorta di ossessione, partendo dall’osservazione sul campo e riprendendo questa magnifica regina dei cieli in varie situazioni. Un capitolo particolarmente significativo è dedicato ad un progetto dell’Ispra di marcatura con i Gps dei pulli di aquila reale in Sardegna, la cui popolazione ha ripreso a crescere negli ultimi anni. Con una tecnica particolare, un gruppo di esperti, secondo un rigido protocollo operativo, applicano sul dorso di alcuni aquilotti, un segnalatore gps che consentirà di monitorarne gli spostamenti e le interazioni con le altre specie, fornendo importantissimi dati sul comportamento nei primi anni di vita. Infine, Umberto Graziano (forestale) si occupa di “Impatto delle linee elettriche sull’avifauna”, Giovanni Manca della presenza dell’“Aquila reale in Gallura” e Giuseppe Peralta Biddau della “Convivenza tra l’aquila reale e il grifone”.
Il cervo (24 maggio)
L’ultimo volume è dedicato al cervo sardo-corso. Andrea Murgia, responsabile della “Fauna selvatica” dell’assessorato regionale dell’Ambiente, e Giovanni Paulis, fotografo naturalistico e guida ambientale, porteranno i lettori alla scoperta del cervo, raccontando il declino della specie, fino alla scomparsa dalla Corsica, dove è stata reintrodotta con buoni risultati.
Di questo argomento e anche della reintroduzione in molte parti della Sardegna, si occupa Andrea Murgia, che illustra poi il progetto “Life One deer, two Islands”, relativo alla collaborazione tra la Sardegna e la Corsica. Giovanni Paulis, inoltre, racconta l’emozione di fotografare questa specie e la storia dell’Oasi di Monte Arcosu, regno del cervo, mentre Domenico Ruiu ricorda la figura di Antonello Monni, il vero padrino dell’acquisto di quell’area da parte del Wwf per dedicarla alla protezione del cervo. Ruiu scrive inoltre della presenza di questi maestosi animali a Piscinas, dove dominano le bellissime dune.
I racconti della collana saranno intriganti e riccamente documentati. La consueta eleganza editoriale di Ilisso, che dà lustro e valorizza al massimo le immagini, faranno il resto.