I rincari che incidono sulle spese di trasporto, nel budget delle vacanze in Sardegna, sono – insieme alle presenze effettive – gli elementi su cui si sofferma Giuseppe Meloni, presidente del Pd Sardegna. Oltre che rappresentare un problema per le famiglie, spiega il consigliere regionale, a pagarne le conseguenze «sono principalmente le imprese e il sistema economico dell’Isola. Le risorse che il turista potrebbe potenzialmente spendere vanno a finire nelle casse delle compagnie aeree e marittime, che fanno il pieno d’estate e lasciano la Sardegna spesso isolata in bassa stagione».

«Una efficace continuità territoriale aerea, così come quella marittima – prosegue -, servirebbero a garantire il diritto alla mobilità dei sardi e degli ospiti che a vario titolo decidono di visitare l’Isola. Una legislatura di scelte sciagurate anche sui trasporti da parte del centrodestra che guida la regione, che ha cancellato le basi minime per negoziare ulteriori sacrosanti diritti». Meloni sottolinea inoltre: «Abbiamo più volte paventato, inascoltati, il rischio di pesanti rincari per i passeggeri con le tariffe senza tetti, frutto di quelle scelte scellerate. Ora l’assessore al Turismo si avventura in maldestre valutazioni sull’andamento del mercato turistico sardo, mentre l'assessore dei Trasporti si accorge solo oggi che occorrono dei tetti alle tariffe, proprio, guarda caso, quelli cancellati nella continuità territoriale che la sua maggioranza ha riservato ai sardi».

Una posizione condivisa dal deputato sardo Silvio Lai (Pd) che parla di «Giunta e maggioranza in piena confusione».

«L’assessore ai Trasporti, smentito dalle autorità nazionali sull’andamento della pessima continuità territoriale e della sottomissione alle compagnie aeree, comunica che il problema sono il basso numero di frequenze e la mancanza di un tetto tariffario per i non residenti, esattamente quello che era presente nel bando della Giunta Pigliaru, approvato dalla Commissione europea e cancellato dalla Giunta Solinas a maggio del 2019 per inseguire la promessa della tariffa unica». E, scrive ancora Lai in una nota, «l’assessore al Turismo dice che i turisti non calano, ma se calano la colpa è degli albergatori, affermazione smentita sia da se stesso che dai dati degli arrivi (che non distinguono dove i turisti dormono) e da tutti i dati dei consumi nei ristoranti come nelle iniziative culturali e musicali nei quali si registrano numeri non comparabili anche con quelli dello scorso anno. Dimostrando così, dopo la clamorosa perdita di una delle regate dell’America’s Cup, che fare l’assessore al Turismo in Sardegna richiede un livello di preparazione ed un approccio completamente diverso. Da parte nostra è da novembre scorso che segnaliamo che l’aumento dei costi di trasporto fuori controllo richiedeva un intervento autorevole e non remissivo con il governo per evitare quello che sembra già un bilancio pericolosamente al limite per l’Isola». 

Anche dal Movimento Cinque Stelle piovono critiche: «La situazione che stiamo vivendo in Sardegna – dice Roberto Li Gioi - sta portando al collasso il nostro sistema turistico ed è figlia del fatto che si sta applicando un bando di continuità territoriale peggiorativo rispetto a quello del 2013, che obbliga, ad esempio, le compagnie aeree a prevedere un aeromobile aggiuntivo soltanto quando si giunga a un tasso di riempimento del 91 per cento. Un bando a cui la maggioranza ci ha condannato fino a ottobre 2024».

«Le recenti affermazioni dell'assessore Moro – osserva il consigliere - sono contraddittorie e rivelano una evidente confusione. Infatti, l'assessore ieri ha affermato che continuerà a sostenere la tariffa unica. Ciò significa riproporre il braccio di ferro con l'Europa, portato avanti sin da inizio legislatura, e che è andato sempre incontro a sonore bocciature».

“Nei mesi scorsi, lo stesso assessore Moro aveva manifestato concreto interesse per un sistema di continuità sardo, un sistema misto, che trae gli aspetti migliori dai sistemi francese e spagnolo attualmente in vigore, e che siano adattabili alle caratteristiche della nostra Isola».

«Mi chiedo – prosegue Li Gioi - in primo luogo che senso abbia questo passo indietro. Oggi inoltre l'assessore parla di tariffa unica e di tetto massimo. L'assessore decida quale delle due strade intenda percorrere perché si tratta di due soluzioni in contrasto l'una con l'altra».

»Infine sottolineare che questo sciagurato sistema di continuità territoriale ha determinato un calo del 30% degli arrivi di passeggeri italiani certificato dagli addetti ai lavori. Una riduzione delle presenze dovuta ai prezzi esorbitanti dei voli che si accompagna all'idea ormai consolidata, e dovuta all'analoga condizione vissuta la scorsa stagione estiva, che la Sardegna sia una meta proibitiva. I turisti partono ormai prevenuti e decidono sempre più spesso di scegliere altre mete. Nel momento in cui ad esempio si trovano bene in Puglia e Croazia sono portati a ritornarci senza prendere minimamente in considerazione l'opportunità di trascorrere le ferie in Sardegna».

(Unioneonline/s.s.)

© Riproduzione riservata