Il comandante della stazione dei carabinieri di Narcao si è ucciso lunedì poco prima delle 15 sparandosi un colpo di pistola all'interno della caserma. Non si conoscono ancora i motivi di questo tragico gesto. Quando l'equipaggio del 118 è arrivato in vico Nazionale per il maresciallo Aurelio Mangiafico, 33 anni di Terracina, non c'era più nulla da fare. Sul posto i colleghi della compagnia di Carbonia, del nucleo investigativo del comando provinciale e il medico legale. Il pm ha disposto la restituzione del corpo ai familiari. Il militare, in servizio da diversi anni in paese, non avrebbe lasciato alcuna spiegazione, neanche un biglietto per spiegare il suo gesto. Proprio domenica il carabiniere, stimato e apprezzato nel paese e nella zona, aveva partecipato ai riti pasquali de S'Incontru a Narcao. Una tragedia inspiegabile che ha scosso tutto il paese: nessuno, infatti, in questi giorni, avrebbe notato nulla di strano nel comportamento del maresciallo, nulla che potesse far sospettare il suo malessere.

LA RICOSTRUZIONE - L'allarme è scattato attorno alle 14.30 quando uno dei carabinieri in servizio in stazione ha trovato il comandante riverso sul pavimento del suo ufficio: poco prima il sottufficiale l'aveva mandato a prendere l'auto di servizio dicendogli che sarebbero andati a fare un giro di controllo. Un ordine normalissimo, ma era evidentemente una scusa per rimanere solo e mettere in atto il suo proposito.
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