Comuni e Provincia del Sulcis Iglesiente hanno approvato, ma con riserve, il piano biennale per la lotta al randagismo predisposto dall’Azienda sanitaria locale. Gli amministratori hanno condiviso le finalità del piano, che contempla campagne di sterilizzazioni, un piano di cattura e cura dei cani randagi ma hanno chiesto di cassare l’ultima parte del documento, quella in cui l’Asl afferma che saranno gli enti del territorio «a dover rispondere, ciascuno per la propria parte, dei risarcimenti per i danni causati dai randagi a cose, persone o animali», e l’ultimo paragrafo, dove si afferma che, per dare gambe al piano, «le amministrazione dovranno rendere disponibili i fondi destinati dalla Regione».
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