La Dengue è una malattia infettiva causata da quattro sierotipi del virus Dengue e trasmessa principalmente dalla zanzara Aedes aegypti e, meno frequentemente, dalla zanzara Aedes albopictus (la zanzara tigre), entrambe in grado di trasmettere anche Zika e chikungunya (differenti dalle zanzare responsabili della malaria, la Anopheles, e West Nile, la Culex).

Ogni anno fino a 400 milioni di persone vengono infettate dal virus; di queste quasi 100 milioni si ammalano e 40.000 muoiono a causa di forme cliniche severe (forte dolore addominale, vomito persistente, sanguinamenti).

In Italia nel 2024 sono stati notificati 117 casi; nessun caso in Sardegna nel 2023 e nel 2024.

La maggior parte delle infezioni sono asintomatiche o producono solo forme cliniche lievi. I sintomi (febbre elevata, cefalea, dolori muscolari e articolari, nausea e vomito, eruzione cutanea) di solito iniziano 4-10 giorni dopo l’infezione e durano 2-7 giorni. Quasi la metà della popolazione mondiale (4 miliardi di persone) vive in aree a rischio di infezione. Sono colpite principalmente le aree urbane e semi-urbane con climi tropicali e subtropicali. La prevenzione e il controllo della dengue dipendono da interventi sulle zanzare. Non esiste un trattamento specifico per la malattia, ma la diagnosi precoce e le terapie sintomatiche riducono il rischio di morte.

I cambiamenti climatici potrebbero cambiare lo scenario epidemiologico per i Paesi membri dell’Unione Europea. (Foto zanzara della Dengue, Nazioni Unite)

 

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