Calasetta: la piccola Annauccisa dalla piena improvvisa
La disperazione della mamma Agata: «La tenevo su, la tenevo stretta con tutte le mie forze ma non è bastato. L'acqua me l'ha strappata via, ha inghiottito la mia bambina e l'ha uccisa. Non ho potuto far nulla per salvarla, nulla».Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
DAL NOSTRO INVIATO
STEFANIA PIREDDA
CALASETTA Nessuna parola di conforto, nessun abbraccio, ieri mattina, ha potuto consolare Agata Fois, giovane mamma di Calasetta: la sua bambina, Anna Leone, di appena 4 anni, le è stata strappata dalle braccia da un'ondata dopo che, a fatica, era riuscita a uscire dalla sua auto travolta dalla furia del rio Tupei in piena. Una tragedia assurda che si è consumata nella località S'acqua sa murta a pochi chilometri dal paese e a pochi passi dall'abitazione della famiglia Leone. La bambina è stata trascinata via dall'acqua e i soccorritori sono riusciti a ripescare il corpo soltanto due ore dopo. Per più di un'ora i medici del 118 hanno tentato di rianimarla, ma è stato tutto inutile.
L'ALLARME L'allarme è scattato poco dopo le nove. Come ogni mattina Agata Fois, 35 anni, aveva svegliato Anna per prepararla per la giornata da trascorrere all'asilo mentre il papà della piccola, Ivan Leone, fabbro di 40 anni, era uscito presto per recarsi a lavoro. Il tempo era pessimo e la pioggia, caduta per tutta la notte, aveva ingrossato il torrente che scorre a pochi metri dalla casa della famiglia Leone. Per raggiungere la strada che porta al paese era necessario guadare il corso d'acqua, un passaggio obbligato reso normalmente agevole dal fuoristrada Mitsubishi “Pajero” guidato dalla donna; ma ieri la furia dell'acqua ha complicato tutto.
LA PIENA L'onda di piena, alta più di due metri, è arrivata proprio mentre il fuoristrada si trovava al centro del torrente: l'auto è stata travolta e trascinata via dalla furia dell'acqua per una cinquantina di metri andando a sbattere contro un ponte di cemento. «L'acqua ha cominciato a entrare in macchina - ha raccontato la donna in lacrime ai soccorritori - non sapevo che fare. Ho deciso di uscire dal lunotto posteriore dove il vetro si era rotto nell'urto contro il ponte. La bambina aveva perso i sensi, la mamma la teneva stretta a sé cercando di tenerle la testa fuori dall'acqua, ma la corrente ha reso l'operazione complicatissima. «La tenevo su, stretta a me, la testa fuori dall'acqua per permetterle di respirare, ma non è bastato», ha continuato a dire, inconsolabile, la donna. Agata Fois, nonostante il suo fisico minuto e gli abiti fradici, ha lottato contro la corrente con tutte le sue forze, ma il livello dell'acqua ha continuato a salire e un'ondata più forte delle altre le ha strappato la piccola dalle braccia. Pochi istanti e il corpicino è sparito in quell'inferno di acqua e fango.
I SOCCORSI La macchina dei soccorsi si è mossa non appena i vicini si sono accorti delle grida della donna. Sono arrivati il padre della bimba, i nonni, gli zii e decine di amici e vicini di casa. Hanno cominciato a cercare la piccola in attesa dell'arrivo dei carabinieri di Calasetta (poi raggiunti dai colleghi di Sant'Antioco e della radiomobile di Carbonia) e dei vigili del fuoco di Carbonia. Contestualmente sono arrivati i vigili urbani, i volontari dell'Avis di Calasetta, il 118 e poi gli uomini della forestale, della Protezione civile e del Soccorso alpino e speleologico della Sardegna. Sono stati proprio questi ultimi, circa due ore dopo l'inizio delle ricerche, a estrarre dall'acqua il corpo della piccola Anna Leone: la corrente aveva trascinato la bambina per altri duecento metri fino a un fitto canneto. Andrea Pistis, che lavora in una vicina azienda agricola e che ha preso parte alle ricerche, è stato il primo a vederla e a chiamare i soccorritori. Un tecnico dell'elisoccorso è stato calato in acqua rapidamente e il corpicino di Anna Leone è stato recuperato e affidato al medico del 118. Per un'ora è stato tentato l'impossibile per rianimarla all'interno dell'autoambulanza: intorno al mezzo di soccorso i parenti, gli amici delle famiglie Leone e Fois molto conosciute e stimate in paese, il sindaco Antonio Vigo e il vice sindaco Remigio Scopelliti. Un'ora intera con il fiato sospeso, tutti aggrappati alla speranza di sentire la notizia di un miracolo. Una notizia che non è mai arrivata: Anna non ce l'ha fatta.
ACCERTAMENTI Il corpo è stato portato prima alla camera mortuaria del cimitero di Calasetta e poi trasferito a Cagliari dove, così ha disposto il magistrato Giancarlo Moi, domani sarà eseguita l'autopsia per accertare le esatte cause della morte. Decine le attestazioni di solidarietà e di affetto tra cui anche quelle del presidente della Regione Ugo Cappellacci che ha inviato sul posto il vicepresidente Sebastiano Sannittu.