Si chiama "relining" ed è la nuova tecnica usata da Abbanoa a Cagliari per risanare le vecchie condotte nelle vie più trafficate. Dentro le tubature viene infilata una guaina flessibile creata con materiali ultraresistenti che aderisce alle pareti e consente all'acqua di scorrere in sicurezza.

Le attività, spiega l'azienda, verranno effettaute da un pozzetto d'ispezione all'altro, senza dove procedere quindi a scavi impattanti e senza sospendere l'eroigazione, garantita da collegamenti secondari. Inoltre in ogni pozzetto vengono installati dei pezzi speciali che permettono di effettuare le manovre di regolazione della condotta rimessa a nuovo.

Il primo cantiere sarà quello della prossima settimana in via Maddalena e piazza del Carmine, i primi 200 metri della condotta che prosegue per viale Trieste, viale e piazza Sant’Avendrace, via San Michele e via Is Mirrionis, una delle principali arterie del sistema idrico del capoluogo. Le vecchie tubature nel corso degli anni sono state protagoniste di diverse rotture con forti conseguenze soprattutto sulla viabilità.

I lavori fanno parte del programma degli interventi che Abbanoa ha definito per la città di Cagliari con un investimento di circa 10 milioni di euro: 7 milioni dai Fondi di Coesione Sociale stanziati dall’Unione Europea e 3 milioni direttamente dal bilancio del Gestore unico.

Ma la tecnica del "relining" sarà attuata anche per rifare completamente un’altra delle condotte principali della città: quella che collega i serbatoi di San Michele con i serbatoi di Monte Urpinu e che attraversa strade ad altissima intensità di traffico come via Cadello e via Pergolesi.

(Unioneonline/s.s.)
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