Sono arrivate ieri, direttamente nei vari hub vaccinali di tutta Italia, le altre 470mila dosi del vaccino della Pfizer-BioNTech, 8mila in Sardegna. Si tratta della seconda tranche di spedizioni al nostro Paese, che in questa prima fase ha diritto a 3,4 milioni di dosi.

Ieri c'è stata un'accelerata. Sono 259.481 le dosi somministrate in Italia. Siamo ben lontani dalle 470mila, obiettivo che ci si era posti per terminare le fiale prima che arrivasse il secondo carico, ma considerati i primi giorni di festa e la partenza a rilento , si spera ci si possa mettere a regime in breve tempo.

Gran parte dei vaccinati (oltre 223mila) sono operatori sanitari, più donne che uomini (157.748 contro 101.733). La fascia d'età più coperta è quella tra i 50 e i 59 anni con quasi 75mila dosi somministrate, poi 40-49 (58mila), 30-39 (45mila) e 60-69 (40mila).

E mentre l'Oms sostiene che per la seconda iniezione si può attendere anche di più rispetto alle tre settimane previste, il commissario Arcuri dichiara: "Abbiamo un dovere, non tenere ferma una dose di vaccino neanche un minuto più di quello che serve, per il resto facciamo il tifo che molte possano essere le dosi che arrivano".

Tra le Regioni la più virtuosa è sempre in Lazio, con 35.686 vaccinati su 45.805 dosi ricevute nella prima tranche (77,9%). Seguono Toscana con 20.971 dosi e il 75,1%, Veneto (28.711 dosi e 73,8%), Trento (3.647 dosi e 73,3%), Campania (23.648 dosi e 69,8%). La Lombardia risale con oltre 17mila dosi somministrate, ma è terzultima con il 21,4%.

IN SARDEGNA - Ancora male la Sardegna, ora fanalino di coda tra le Regioni italiane, sopravanzata anche da Calabria e Molise. Nell'Isola sono 2.213 le iniezioni su 12.855 dosi di vaccino ricevute (il 17,2%, unica Regione sotto il 20).

L'Isola deve mettersi al passo. Quando il 31 dicembre è arrivato il primo carico in Sardegna c'erano aghi e siringhe non compatibili con la procedura di preparazione delle dosi. Un errore cui ora si è posto rimedio, quindi non ci sono più scuse. Ieri c'è stato un vertice tra gli addetti ai lavori con l'obiettivo di accelerare ed effettuare almeno 1.200 iniezioni al giorno.

Si va in ordine sparso anche in Sardegna. Se il Brotzu va a rilento dopo il vaccine day (ieri 23 dosi somministrate), spicca la performance del Marino di Alghero, che ha utilizzato tutte le dosi ricevute, 505.

L'obiettivo, dicevamo, è raggiungere le 1.200 vaccinazioni al giorno, 8.400 a settimana, così divise: 4.200 nei presidi Ats, 1.680 al Brotzu, 420 all'Aou di Cagliari, 2.100 all'Aou di Sassari.

LE POLEMICHE - L'opposizione intanto attacca. "E' paradossale che il presidente della Regione scriva, con altri presidenti di Regione di destra, una nota al Governo denunciando la non organizzazione della campagna vaccinale visto che si tratta di una competenza regionale", dichiara Massimo Zedda. "Ancora più drammatico, visto che la Sardegna, nonostante le dosi inviate dallo Stato, è al penultimo posto tra le Regioni per la somministrazione delle dosi tra la popolazione. Si corra subito ai ripari predisponendo un piano con tempi certi".

"Si procede a rilento e ancora non esiste un piano regionale per le vaccinazioni. Dobbiamo poter gestire con velocità prenotazioni, registrazioni, recall e adeguare l'anagrafe alle tempistiche dettate dall'emergenza", afferma la pentastellata Desirè Manca.

(Unioneonline/L)
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