L'unica certezza è che i tagli alle forniture ci saranno - si parla di 25mila dosi in meno di Pfizer - ma l'entità della frenata della campagna vaccinale in Sardegna si conoscerà solo nei prossimi giorni. L'Ats, in queste ore, sta riprogrammando le somministrazioni e per ora non ha dovuto far slittare nessuna convocazione, cosa che però non si esclude possa accadere in seguito.

"Per ora stiamo riuscendo a organizzare le inoculazioni con le scorte che abbiamo - spiega il Commissario straordinario Ats-Ares Massimo Temussi - ma non è detto che si prosegua così: le direttive sono chiare e noi dobbiamo garantire principalmente le seconde dosi, quindi potrebbero slittare le prime somministrazioni, ma ancora, per fortuna, non è accaduto".

Nella giornata di ieri nei circa 100 hub dell'Isola sono state inoculate 15.015 dosi di cui quasi 12mila sono richiami, per un totale di 1.343.472 somministrazioni a fronte di 1.519.077 dosi consegnate dalla struttura commissariale, cioè l'88,4% del totale arrivato in Sardegna, dove la percentuale delle persone che hanno ricevuto le due dosi si avvicina sempre di più al 30%.

Nel frattempo, però, Temussi deve fare i conti con le 200 dosi andate sprecate nell'Oristanese: "Ho chiesto due relazioni al responsabile del distretto e al commissario territoriale - osserva - dopo che avrò in mano entrambe le versioni prenderò provvedimenti, perché una cosa del genere non può passare inosservata e senza conseguenze".

(Unioneonline/v.l.)

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