È iniziato ufficialmente in Sardegna il piano per la vaccinazione anti-Covid degli over 80. L'Ats ha inviato i primi sms ai nati fino al 1937, come conferma l'assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu.

Dal 15 marzo, invece, la stessa procedura verrà seguita per i nati dal 1941, così come previsto dal "Piano operativo".

Il messaggio trasmesso al cittadino conterrà un link per l'adesione, sempre libera e volontaria, ai vaccini attraverso il portale "Sardegnasalute". Verrà poi contattato dall'Ats per la comunicazione della data, dell'ora e del luogo in cui sarà effettuata la somministrazione, a seguire riceverà tutte le informazioni sulle caratteristiche del farmaco ai fini della sottoscrizione del consenso informato necessario prima dell'inoculazione.

Per aderire bisognerà essere muniti di tessera sanitaria e di un numero di cellulare. Al momento, l'adesione è riservata solo agli ultraottantenni e possono accedere al link web solo quelli che hanno ricevuto l'sms. Un dettaglio, quest'ultimo, che finora ha causato qualche problema.

"Alcuni anziani si sono scambiati il messaggio con il link che però è personalizzato - spiega Nieddu - e che in certi casi è finito nei cellulari di persone non destinate ad essere vaccinate in questa fase, questo ha mandato in alcuni momenti in tilt un sistema preparato a leggere solo le tessere sanitarie di coloro a cui deve essere effettivamente somministrato il vaccino".

Gli over 80 nell'Isola sono 115mila. Circa 2.600 sono stati già vaccinati durante lo screening "Sardi e Sicuri" in Medio Campidano, e la campagna di test rapidi sabato 6 e domenica 7 marzo toccherà Cagliari (L'APPELLO DI PAVOLETTI).

Giovedì prossimo, inoltre, l'Ats incontrerà i medici di famiglia per concordare il loro impiego sul fronte somministrazione in tutta l'Isola.

LE CRITICITA' - "Gli anziani non sanno come e quando ci si deve prenotare per le somministrazioni, tutta la campagna in Sardegna è organizzata secondo logiche poco chiare e per niente efficaci". Sono le dichiarazioni da parte dell'opposizione, che critica la gestione del sistema di vaccinazione da parte della Regione. "Tutti gli ultraottantenni si stanno chiedendo: dove, come e quando ci si deve prenotare per l'inoculazione? - spiega il capogruppo del M5s, Michele Ciusa - e chi non dovesse disporre di un telefono mobile, o non ha dimestichezza con la tecnologia, come deve comportarsi?".

Insomma, prosegue, "sul tema regna una confusione disarmante che non possiamo più tollerare: la Regione comunichi ai cittadini regole semplici, chiare, tempestive. Chiarisca al più presto i dubbi degli anziani e delle persone fragili, categorie che dovrebbero ricevere il vaccino a breve".

Ciusa sottolinea inoltre che la Sardegna è al penultimo posto nella somministrazione: "Ad oggi soltanto il 55% delle dosi di vaccino arrivate nella nostra regione sono state somministrate".

Di "logiche poco chiare e per niente efficaci" parlano anche i Progressisti. "Basta prese in giro", ribadisce Massimo Zedda, "non si riesce a fare una prenotazione, non sono stati individuati spazi adeguati per le vaccinazioni, non sono stati coinvolti medici di base e farmacie".

Nelle prossime ore, annuncia il capogruppo Francesco Agus, "depositeremo una richiesta di accesso agli atti per capire come si stia procedendo per individuare le categorie più esposte. Diversi ordini professionali stanno stilando le anagrafiche, ma ancora non hanno avuto risposte. Allo stesso modo sono ancora in attesa di capire quando saranno vaccinate le categorie di pazienti con malattie croniche". E la consigliera Laura Caddeo ricorda che "tra le categorie indicate come prioritarie e non ancora coinvolte nella campagna ci sono gli insegnanti e il personale della scuola".

(Unioneonline/s.s.)
© Riproduzione riservata