Erik Masala resta in carcere: il 25enne accusato del tentato omicidio di Maurizio Castangia, colpito a un braccio con un machete in via Seruci a Cagliari, stamattina ha risposto alle domande del giudice nell'interrogatorio di convalida del fermo ma alla fine è stata confermata la custodia cautelare nel penitenziario di Uta.

Difeso dall'avvocato Riccardo Floris, il giovane ha detto di essersi difeso da quella che temeva fosse un'aggressione, con un tubo, da parte di Castangia. A quel punto ha recuperato un machete da un'auto, anche per difendere la sua fidanzata, ha sferrato un colpo verso il basso per spaventare il rivale e non per colpirlo. Quando si è reso conto di quanto accaduto ha avuto paura ed è scappato. Ha chiesto scusa.

Il legale di Masala ha chiesto la riqualificazione dell'accusa da tentato omicidio a lesioni gravissime. Il pm Giangiacomo Pilia ha invece ribadito la necessità della custodia cautelare in carcere anche perché era già destinatario di un ordine di carcerazione emesso la settimana prima del tentato omicidio per non aver rispettato il provvedimento dei domiciliari terapeutici in una comunità.

Il giudice alla fine ha ritenuto poco credibile la ricostruzione fatta dal 25enne e vista la sua pericolosità, e la successiva fuga per quasi due giorni prima di essere rintracciato dagli investigatori della Squadra Mobile proprio in via Seruci, ha confermato la custodia nel carcere di Uta anche perché, come evidenzia il gip, potrebbe commettere reati simili.

Intanto migliorano intanto le condizioni di Castangia. Ha iniziato a muovere la mano dello stesso braccio gravemente lesionato e potrà iniziare la riabilitazione. 

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