L'Ats Sardegna riorganizza i servizi e gli assetti per combattere la battaglia contro il Covid-19 alla luce dei nuovi dati che vedono una crescita dei casi, come nel resto d'Italia, ma una bassa ospedalizzazione dei positivi.

Lo spiega il commissario straordinario Ares-Ats Massimo Temussi. "La situazione nei reparti è sotto controllo e il numero dei ricoveri è più basso di quello reale per due motivi principali: il primo è che si è abbassata l'età media dei pazienti – con conseguenti sintomi lievi - che è passata da 46 a 33,7 anni ed è in continua discesa”. “La seconda ragione - aggiunge - è che questi pazienti giovani restano in ospedale per un periodo breve e poi vengono rimandati a casa per seguire la terapia farmacologica. Per questo abbiamo aumentato i posti di osservazione breve che diventano 25 e sono stati dimessi 14 ricoverati".

Nel frattempo scade giovedì il termine ultimo e perentorio dato da Ats ai circa 300 operatori sanitari che ancora non si sono vaccinati: "Se venerdì non ci saranno riscontri alle nostre richieste, partiranno i provvedimenti del caso".

Temussi, infine, annuncia che nei prossimi giorni ci sarà un'ispezione di una delegazione della struttura commissariale che sarà nell'Isola per verificare gli investimenti fatti con il Dm 34 e per discutere della possibilità di farne altri nei presidi ospedalieri. 

(Unioneonline/v.l.)

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