Cobas e Usb oggi in piazza, a Cagliari e in concomitanza con altre città italiane, contro il Governo Meloni, che finanzia la guerra sottraendo risorse alla scuola, sanità e al sociale.

I manifestanti rivendicano una politica economica diversa, che sia a favore dei più deboli, dei precari e disoccupati e che tuteli il potere di acquisto degli stipendi e delle pensioni e non le spese per la guerra, che garantisca la sanità pubblica, la scuola e tutta l’economia pubblica invece di dirottare risorse verso la grande impresa ed il capitale.

«Vogliamo una sanità che funzioni e hanno dato solo briciole – spiegano i manifestanti – Quanto hanno stabilito per la sanità non serve neanche a pagare l’aumento del costo dell’energia. Siamo qui anche per chiedere 12 euro minimo di stipendi all’ora».

«La politica di guerra – proseguono – colpisce anche il settore scuola, afflitto da un precariato terribile e da altre questioni, come l’edilizia scolastica che necessita di importanti interventi».

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