Centoventi poliziotti in meno, per un organico ridottosi in sei anni del 30%.

Sono i numeri della "carenza degli organici delle forze dell'ordine" denunciata da Luca Agati, segretario provinciale del Sindacato Sap di Cagliari, che lancia un nuovo allarme sicurezza nel capoluogo e provincia, all'indomani dell'omicidio avvenuto a Capoterra, che ha visto la morte del 56enne Vincenzo Crisponi, pestato a morte davanti a un parco giochi.

"Devono essere mandati più poliziotti a Cagliari e provincia poiché c’è un concreto mutamento delle dinamiche legate alla sicurezza", si legge in una nota del sindacto. "Siamo in periodo di campagna elettorale ed è ora che le forze politiche guardino con interesse e concretezza questa delicata tematica", aggiunge il comunicato.

Poi la descrizione della situazione: "Abbiamo uffici in grave deficienza e un apparato che fatica a contrastare una criminalità sempre più violenta e spregiudicata. Ci sono tratti di provincia completamente sguarniti dalla presenza di forze dell’ordine in virtù dei tagli lineari che hanno decapitato il sistema. Questi episodi di violenza - chiude la nota - non possono rimanere celati dietro una cortina di silenzio e trattati come fatti di cronaca a se stanti, il problema c’è e va affrontato con competenza e serietà, Cagliari non è più quella città serena e tranquilla di un tempo".

(Unioneonline/l.f.)

L'OMICIDIO DI CAPOTERRA:

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