Carcasse, ossa e altri scarti di macellazione. In tutto 26 tonnellate, caricate sul cassone di un tir diretto a Livorno per la trasformazione in qualche stabilimento della Penisola. Ma il viaggio (obbligatorio, dopo che il sequestro della Agrolip ha mandato in tilt buona parte della filiera di lavorazione delle carni) è stato bloccato da Capitaneria di porto e Asl per "irregolarità amministrative".

L’ordinanza della Regione, firmata qualche giorno fa per riassettare un settore che rischiava di andare in tilt, non ha risolto il problema, o almeno così pare: "Quel documento è inattuabile", dice Francesco Forma, del Gurppo Forma di Macomer. E questa sarebbe la dimostrazione.
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