Dalle eccellenze alle emergenze.

Al Santissima Trinità, reparto di Psichiatria 2, sono queste ultime - stando alle denunce dei sindacati - a tener banco.

La Fials, dopo una lunga serie di richieste sulla necessità di interventi urgenti per migliorare le gravi condizioni in cui versa il reparto, "tutte rimaste inascoltate", ha deciso di passare al contrattacco con denunce circostanziate.

LE LETTERE - "Più volte abbiamo informato il nostro primario, il dottor Pier Franco Trincas, e lui stesso ha comunicato poi all'azienda le nostre richieste. Tutto inutile. L'elenco è lungo, e va dalle carenze nell'organico del personale infermieristico all'assoluta mancanza di confort per i pazienti".

IL RISPETTO - Spiega Sergio Milia, infermiere e dirigente Fials: "Nel nostro reparto non viene garantito il rispetto decoroso e il diritto dei pazienti ad avere un minimo di confort. I letti sono guasti e le cadute dei ricoverati, più volte segnalate, sono piuttosto frequenti. In certi casi i letti sono fuori uso ma vengono usati lo stesso. Gli armadietti non hanno le ante, lasciando a vista anche gli oggetti personali dei pazienti: quando il numero cresce, con picchi che sono arrivati anche a diciotto a fronte dei dodici accreditati, siamo stati costretti a utilizzare le sedie come comodini".

IL PERSONALE - L'organizzazione sindacale punta il dito anche sull'organico.

"Mancano all'appello quattro infermieri. A ottobre, per infortunio, tre operatori si sono aggiunti a un altro collega infortunato precedentemente. Dopo le proteste siamo riusciti a far assumere dall'agenzia interinale, con un contratto mensile rinnovarlo fino al 15 gennaio, due colleghi. Di fatto siamo sotto di quattro unità e questo comporta turni massacranti, a volte due notti consecutive di lavoro e soppressione di ferie. Tutto questo mentre l'azienda, con una circolare, chiedeva il rispetto delle normative europee sui turni di lavoro".

INASCOLTATI - Il sindacato, insomma, chiede alla direzione dell'azienda ospedaliera interventi urgenti per migliorare le condizioni di un reparto "delicatissimo".

"Spesso le famiglie dei pazienti si sono lamentate con noi, gli infermieri diventano il capro espiatorio di tutti i problemi di Psichiatria 2 che si incontrano durante il ricovero, mentre le responsabilità deve assumersele l'azienda. Quest'ultima ascolta ma non vuole sentire", aggiunge Sergio Milia.

Andrea Piras

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