Sant’Efisio è tornato nella sua chiesetta di Stampace. Un momento tanto atteso da chi, ogni anno, segue la festa del martire guerriero. Il cocchio trainato dai buoi ha attraversato le strade della città e ha raggiunto la casa di Efis, accolto dal suono delle campane in festa e dalla gioia dei devoti, tantissimi. Tra loro anche numerosi curiosi e turisti, attratti dalla magia della processione, scrigno di tradizione, bellezza e orgoglio isolano.

IL VIDEO (di Veronica Fadda):

Alle 23.30 l’arrivo del carro con il santo in piazzetta davanti alla chiesa. Alle 23.49, al termine della messa, il presidente dell’Arciconfraternita Andrea Loi ha dichiarato sciolto il voto per il 368esimo anno nei confronti di Efis, il Martire guerriero che liberò Cagliari dalla peste.

(foto di Guglielmo Niada)
(foto di Guglielmo Niada)
(foto di Guglielmo Niada)

E nella piccola chiesa è esploso un applauso liberatorio tra la gioia, le speranze e i sogni affidati, dai fedeli, al Santo. «Atrus annus», l’augurio finale che ha anticipato il canto de Is Goccius.

IL VIDEO (di Guglielmo Niada):

Ad anticipare il momento più atteso della festa, la lunga processione con gli abiti tradizionali, in rappresentanza di ogni angolo dell’Isola. Il grande ritorno ha concluso il pellegrinaggio del simulacro, dopo la partenza del Primo Maggio alla volta di Nora e la ripartenza da Pula alla volta di Cagliari.

(foto di Veronica Fadda)
(foto di Veronica Fadda)
(foto di Veronica Fadda)

Una volta a Giorgino, alle porte della città, Efisio ha indossato gli abiti di gala e ha proseguito la processione a bordo del cocchio di città. Alle sue spalle una marea umana, che poi si è fermata in religioso silenzio accanto alla chiesetta, in attesa della messa finale.

La Festa è stata seguita in diretta dalle telecamere di Videolina ed è stata trasmessa sul sito Unionesarda.it dalle 21.

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