Continuano le indagini per fare piena luce sull'omicidio di Adolfo Musini, l'anziano ucciso a colpi di cesoie nel suo appartamento di via Valsassina nel corso di una rapina.

Individuato e arrestato il responsabile, Eugenio Corona, che avrebbe agito per racimolare soldi per acquistare cocaina, i carabinieri del Comando provinciale di Cagliari stanno cercando di definire il quadro all'interno del quale è maturato l'efferato delitto.

"Dalle risultanze investigative - scrivono i militari - sembrerebbe confermato che l'omicida si sia introdotto da solo nell'abitazione dell'anziano, per poi farvi ritorno per asportare un televisore unitamente a un altro soggetto. Quest'ultimo vi sarebbe poi tornato, presumibilmente con un extracomunitario che lo attendeva all'esterno della palazzina, per asportare un computer".

Insomma, l'obiettivo era quello di saccheggiare la casa, sempre allo scopo di procacciarsi soldi per comprare sostanze stupefacenti.

Aggiungono infatti gli investigatori: "Il contorno della vicenda si inserisce in una situazione di grave degrado sociale, fatto da numerosi tossicodipendenti e spacciatori, soliti riunirsi in sottoscala fatiscenti per consumare, tra le altre droghe, principalmente cocaina, che viene inalata tramite procedimenti che ricordano quelli del consumo di crack".

Proprio per questo, sottolinea l'Arma, nel capoluogo sono stati intensificati i controlli per contrastare l'attività di spaccio.

E il Comando snocciola anche i numeri di tale attività. Dati estremamente significativi, che fotografano alla perfezione la portata del fenomeno.

Dall'inizio dell'anno - dunque in meno di sei mesi - sono state arrestate cinquanta persone e altre 20 sono state denunciate proprio per reati legati agli stupefacenti. E decine gli assuntori di droga segnalati alla Prefettura.

Quanto ai sequestri, da gennaio i carabinieri hanno recuperato oltre un quintale di hashish, sette chili di marijuana, quasi 5 di cocaina e 3,5 chili di eroina, oltre a 50mila provento di attività illecite.

(Unioneonline/l.f.)

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