Saltano sagre e feste paesane "Facciamole a numero chiuso"
Sagre e feste, senza una ordinanza ad hoc, si potranno fare solo con posti a sedere e un massimo di mille partecipanti all'aperto e di 200 al chiusoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Sagre e feste paesane addio, almeno ad agosto.
Nell'ultima ordinanza adottata dalla Regione è stato prorogato sino a fine mese solo il via libera per le discoteche, ignorando tutti quegli eventi che nei piccoli paesi sardi, soprattutto dell'interno, sono spesso le uniche vetrine per i prodotti agroalimentari e artigianali.
Manifestazioni che invece erano state sdoganate, proprio insieme alle discoteche, dal provvedimento scaduto il 31 luglio.
Al netto di nuove e sempre possibili ordinanze regionali, sagre importanti come quella del prosciutto di Talana o della capra di Baunei, che attiravano migliaia di visitatori, non si potranno fare.
In teoria l'ultimo dpcm firmato il 7 agosto dal premier Giuseppe Conte - che detta le regole in assenza di diverse disposizioni regionali - consente l'organizzazione di eventi se si riescono a rispettare alcune condizioni: l'obbligo di "posti a sedere preassegnati e distanziati", "il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro" e soprattutto il limite massimo di mille partecipanti all'aperto e di 200 al chiuso.
Ed è proprio a questo modello che guarda il presidente regionale delle Pro Loco Raffaele Sestu: "In questo momento gli eventi con un afflusso di migliaia di persone sono saltati - taglia corto -, con queste regole non si possono fare. Pensare a piccoli eventi con posti contingentati è l'unica soluzione anche proiettandoci verso l'autunno quando, epidemia permettendo, forse si potranno fare alcune cose".
(Unioneonline)