I tanti "ma chi glielo fa fare?" e "cosa crede di fare?", riversati anche sui social, non lo preoccupano minimamente così come alcune critiche che respinge con una semplice alzata di spalle.

Neanche il sole cocente sembra in grado di far vacillare le certezze di Antonello Repetto arrivato oggi al suo terzo giorno consecutivo di sciopero della fame davanti agli uffici della Prefettura di Cagliari.

"Non sento la fatica" dice. Il sessantaquatrenne carlofortino, militante di Pax Christi, è determinato ad andare avanti con la propria estrema forma di protesta che mira, ribadisce, "a sensibilizzare le Istituzioni per la riapertura dei porti alle navi delle onlus cariche di migranti, all'eliminazione dei centri di accoglienza, che sono dei veri e propri lager - evidenzia - e allo stop alle esportazioni belliche della Rwm Italia di Domusnovas".

Alcuni mesi fa una protesta di Antonello Repetto nei pressi dello stabilimento Rwm di Domusnovas
Alcuni mesi fa una protesta di Antonello Repetto nei pressi dello stabilimento Rwm di Domusnovas
Alcuni mesi fa una protesta di Antonello Repetto nei pressi dello stabilimento Rwm di Domusnovas

La sua è un'iniziativa in solitaria ma gode del frequente supporto di alcuni militanti del Cagliari Social Forum, di Sardegna Pulita e del sindacato Usb.

"La loro assidua presenza mi conforta - spiega Repetto - e mi fa piacere che altri come il missionario comboniano Padre Zanottelli insieme ad alcuni religiosi e suore stiano facendo una staffetta per attuare un'eguale forma di protesta davanti a Montecitorio per la riapertura dei porti ai migranti".

Come ha già dichiarato durante il primo giorno di sciopero della fame, la protesta di Antonello Repetto continuerà ad oltranza fino al raggiungimento degli obiettivi che si è proposto.

Simone Farris
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