Il "Piano regionale di protezione civile per il rischio idraulico, idrogeologico e da fenomeni meteorologici avversi" contempla, tra le strutture operative locali, le compagnie barracellari che supportano i Comuni.

"Le compagnie - ha sottolineato l'assessore regionale della Difesa dell'ambiente, Gianni Lampis, con delega alla protezione civile - possono garantire i primi soccorsi alla popolazione in caso di eventi calamitosi, assicurare il presidio del territorio e attuare i primi interventi urgenti necessari a fronteggiare l'emergenza".

"Possono collaborare, su loro richiesta - ha aggiunto l'assessore regionale degli Enti locali, Quirico Sanna - con le autorità istituzionalmente preposte al servizio di protezione civile, cioè i sindaci dei Comuni nei quali sono costituite le compagnie".

Le Protezione civile, d'intesa con l'Assessorato degli Enti locali, predisporrà uno schema di convenzione che potrà essere sottoscritta annualmente da tutti i sindaci, entro il mese di settembre e valida fino a maggio dell'anno successivo: "E' necessario un protocollo di collaborazione per consentire l'attivazione delle compagnie barracellari anche al di fuori dell'ambito comunale, analogamente a quanto già avviene nell'ambito delle attività di prevenzione e lotta contro gli incendi boschivi", ha aggiunto l'assessore Lampis.

Per svolgere le attività legate al rischio idraulico e idrogeologico, le direzioni generali della Protezione civile e dell'Assessorato degli Enti locali assegneranno alle compagnie barracellari i mezzi e le attrezzature regionali disponibili, in comodato d'uso gratuito temporaneo.

(Unioneonline/F)
© Riproduzione riservata