Sono stati aggiudicati, entro il termine del 30 luglio, i lavori del Piano urbano integrato per Cagliari finanziati con i fondi del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) per un totale di 101,2 milioni di euro.

Sono previsti 33 progetti portati avanti da 18 soggetti attuatori (la Città Metropolitana e i 17 Comuni del territorio).

Il Piano ha l’obiettivo di sviluppare in modo integrato una serie di infrastrutture che insieme consentano di favorire la rigenerazione urbana sostenibile del territorio. Sono inclusi 2 interventi di riqualificazione di mercati civici, 5 interventi di realizzazione e miglioramento della mobilità sostenibile, 18 di realizzazione di parchi urbani ed extraurbani e 8 per la riqualificazione di aree sportive.

zIl rispetto della scadenza del 30 luglio è un grande risultato del lavoro di squadra di tutti gli enti coinvolti che dimostra come sia possibile portare avanti i progetti nei tempi previsti, seppure brevi», commenta con soddisfazione il sindaco metropolitano Paolo Truzzu. «I PUI sono uno schema vincente per lo sviluppo del territorio, perché si ragiona su una scala d’area vasta e non sul singolo comune. Anche la recente proposta del Governo sulla revisione del PNRR non prevede un definanziamento dei PUI, come ribadito ieri dal ministro agli Affari Europei Raffaele Fitto. Sono convinto che, nonostante spesso si dica che gli enti locali non sono strutturati per stare dietro alle regole e ai tempi del PNRR, stiamo dimostrando che si può fare bene anche nelle nostre realtà territoriali».

«Sapevamo fin dall’inizio di avere una tempistica stringente e ci siamo adoperati per fare in modo che i tempi venissero rispettati - sottolinea il consigliere metropolitano delegato alla Pianificazione Umberto Ticca – e altrettanto faremo per le prossime scadenze. La prima prevede che entro settembre 2024 sia realizzato il 30% dei lavori, mentre il collaudo delle opere è fissato a giugno 2026. Per quanto riguarda la Città Metropolitana di Cagliari, sia che le risorse del nostro PUI rimangano sul PNRR sia che si decisa di farle transitare su fondi statali, il risultato non cambia, perché ciò che conta non è la fonte finanziaria ma essere strutturati per raggiungere gli obiettivi di sviluppo che ci siamo dati».

(Unioneonline/s.s.)

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