Valorizzare le produzioni locali di qualità, promuovere un’alimentazione sana, combattere lo spreco alimentare. Sono questi gli obiettivi del Piano del Cibo, promosso dalla Città Metropolitana di Cagliari e presentato questa mattina nella Sala Polifunzionale del Parco di Monte Claro.
«Il Piano intende diventare uno strumento operativo di riferimento per definire, in sinergia con le aziende e con tutti i portatori di interesse del territorio, le strategie e le azioni da sviluppare nel settore agroalimentare in ambito metropolitano», ha spiegato il sindaco Paolo Truzzu nel suo intervento durante la presentazione. «Vogliamo creare le basi per sviluppare progetti condivisi con tutti gli operatori del settore che consentano alla filiera del cibo di crescere e innovarsi. La gestione degli sprechi alimentari, in particolare, è una delle priorità del Piano».

L’esigenza di un Piano del Cibo è nata durante la redazione del Piano Strategico Metropolitano su impulso dei territori, che hanno manifestato la necessità di mettere a sistema le politiche e i progetti relativi al settore agroalimentare. Il Piano è stato elaborato in modo partecipato partendo da un’analisi del contesto territoriale e dall’ascolto dei bisogni emersi durante incontri tematici e consultazioni pubbliche con tutti i soggetti coinvolti, per i quali la Città Metropolitana intende svolgere un ruolo di supporto e coordinamento.

Fra i 4 obiettivi chiave del Piano, illustrato nel dettaglio dalla responsabile del servizio Pianificazione Strategica della Città Metropolitana, Isabella Ligia, e da Luca Lanini di CibuSalus, spin-off dell’Università di Padova dedicata all’alimentazione sostenibile, anzitutto promuovere il cibo come risorsa formativa e sociale. E ancora favorire il cibo salutare, dove fra i progetti previsti c’è anche il “Moving Veg Corner”, e cioè il posizionamento di un corner di frutta e verdura fresca nelle spiagge o nei parchi per incentivare il consumo di cibi salutari durante l’attività sportiva. Terzo obiettivo è quello di incentivare il cibo come strumento di sostenibilità: prevista, in questo caso, la realizzazione di un Hub logistico solidale che faccia incontrare domanda e offerta di prodotti alimentari in eccedenza, dove i produttori possano far confluire le merci a disposizione e le associazioni caritatevoli possano ritirarle.

Quarto obiettivo sostenere lo sviluppo di un’economia locale basata sulla valorizzazione dei prodotti territoriali con la creazione, fra le altre iniziative, di una “Cittadella del cibo”, che prevede la riorganizzazione in chiave funzionale dei mercati civici, a partire dal mercato di San Benedetto, affinché siano non solo luoghi di vendita ma anche di educazione al cibo e inclusione. 

(Unioneonline/v.l.)

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