Caos all’Open day della Questura di Cagliari per il rilascio dei passaporti.

L’apertura straordinaria dell’ufficio in via Tuveri era stata organizzata «per far fronte alla considerevole richiesta di documenti di espatrio» ed era rivolta agli «utenti privi di appuntamento» o che avevano bisogno di «ottenere il titolo di espatrio prima dell’appuntamento disponibile anche se già ottenuto on-line».

L’orario previsto era dalle 10 alle 18, ma decine di persone si sono affollate davanti all’ingresso molto prima dell’apertura delle porte.

«L’eventuale fila seguirà l’ordine cronologico di arrivo», si leggeva in una nota della Polizia di Stato, oggi costretta a comunicare che verranno accettate le richieste di 300 persone. Tutte le altre, a casa.

A Cagliari per ottenere il passaporto bisogna aspettare più di sei mesi solo per presentare la domanda. Ma i tempi per il rilascio dei documenti sono diventati biblici in tutta Italia, non solo in Sardegna.

Fino ad alcuni mesi fa per richiedere il passaporto bastava semplicemente presentarsi al Commissariato di Polizia più vicino o in Questura, compilare un modulo, consegnare una fototessera con bollettino e contrassegno pagati, dopodiché aspettare quindici giorni per avere il documento tra le mani. Ora per ottenerlo si deve passare attraverso una piattaforma tramite cui fissare un appuntamento al Commissariato. Ma il sistema telematico si sta rivelando un flop.

Ecco perché diverse Questure, non solo quella di Cagliari, si sono organizzate attivando degli Open day. Ma non bastano: secondo un sondaggio di Assoviaggi, l'associazione del turismo organizzato Confesercenti, l’ingorgo passaporti ha fatto saltare fino ad oggi circa 80mila viaggi organizzati, con circa 150 milioni di mancate vendite per il sistema delle agenzie di viaggio. 

(Unioneonline/D)

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