Vaccini, l’Isola a rischio frenata: si punta sulle seconde dosi
I tagli nelle consegne potrebbero far slittare le dosi per i minorenni rimandando a settembre l'obiettivo dell'immunità di gregge con l'80% della popolazione vaccinata
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Rischia di subire un forte rallentamento la campagna vaccinale in Sardegna, dove proprio ieri sono arrivarti 780 flaconi di Janssen pari a 3.900 dosi e 1.100 di Moderna pari a 11.100 dosi.
Entro giovedì 1 luglio è prevista la consegna di 98mila dosi di Pfizer, ma il rischio è che le successive consegne di luglio possano avvenire con quantità inferiori rispetto a quelle di giugno. Questo significa dover rivedere il programma delle somministrazioni e, di conseguenza, far slittare a settembre l'obiettivo di arrivare all'immunità di gregge con l'80% della popolazione vaccinata a cavallo di Ferragosto.
La Regione e l'Ats, intanto, hanno già attuato le contromisure con l'aumento dei richiami a fronte delle prime inoculazioni: un trend confermato anche ieri con 9.011 vaccini dei quali oltre seimila sono seconde dosi (1.322.723 le somministrazioni totali, l'87,9% rispetto alle 1.504.077 consegnate).
"La vaccinazione dei minorenni, in queste condizioni, non può essere una priorità - ha detto l'assessore regionale della Sanità Mario Nieddu ripreso dalle agenzie di stampa -. Lo sono invece tutti gli over 60 che ancora non hanno ricevuto la prima dose dopo aver rifiutato il vaccino AstraZeneca, in particolar modo gli over 80. Dovremo anche garantire il richiamo per il personale scolastico e per le forze dell'ordine che avevano ricevuto al prima dose di AstraZeneca e che adesso dovranno effettuare un vaccino diverso, Moderna o Pfizer".
Nel frattempo i sardi che hanno ricevuto anche la seconda dose salgono al 26,6% della popolazione residente, mentre è quasi del 55% la percentuale di chi ha ricevuto almeno una dosa o la monodose Janssen.
(Unioneonline/v.l.)