In Sardegna è allarme rosso.

In una settimana i nuovi casi di contagio sono schizzati da 101 a 186, secondo quanto riportano i dati del bollettino regionale, i ricoveri continuano ad aumentare e i posti letto immediatamente disponibili nei tre presìdi Covid sono terminati.

Inoltre il virus è tornato a circolare anche dentro gli ospedali.

Mercoledì in Consiglio regionale l'assessore alla Sanità Mario Nieddu ha comunicato che i posti Covid occupati sono 198 su 255, ma si lavora per recuperare altri spazi al Santissima Trinità, poi mercoledì in serata si è saputo che all'Aou di Sassari stanno allestendo altri reparti e ieri si è deciso di montare un ospedale da campo nel parcheggio del San Francesco di Nuoro.

"La situazione in Sardegna è grave", sottolineano Elisabetta Piu e Susanna Montaldo, rappresentanti della Confederazione sindacale medici e dirigenti, "le strutture ospedaliere sono sature, anche perché c'è difficoltà a sistemare i pazienti che non avrebbero bisogno di ricovero ma non possono tornare a casa; il personale sanitario è allo stremo e le carenze di organico pesantissime: i posti letto si possono anche incrementare, ma è del tutto inutile se poi non ci sono i professionisti che li facciano funzionare".

"Stanno aumentando sempre più i positivi tra i sanitari nelle unità operative", aggiungono, "per quanto si stia attentissimi e si utilizzino tutti i dispositivi di protezione, il rischio è molto alto".

Tra mercoledì e ieri allerta al Brotzu, dove sono stati riscontrati alcuni casi di positività (sarebbero 8 dipendenti e due pazienti) nel reparto di Nefrologia. I pazienti sono stati trasferiti al Santissima Trinità, mentre gli operatori sanitari si trovano in isolamento nel proprio domicilio.

"Il resto del personale venuto in contatto con i positivi è stato sottoposto a tampone, il cui esito è risultato negativo", dice una nota dell'Azienda. Il reparto "prosegue, e ha proseguito durante tutto il periodo del lockdown, le attività di degenza e di dialisi. La nefrologia ha 20 posti letto (attualmente tutti occupati) e accoglie quotidianamente circa 100 pazienti, per un totale di circa 39mila accessi all'anno. Un flusso importante che in questa fase di recrudescenza del virus può inevitabilmente portare rischi di contagio".

(Unioneonline)
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