«La situazione del reparto di Medicina generale del Brotzu è catastrofica. Occupati tutti i posti letto, pazienti posizionati nei corridoi anche con trasfusioni in corso. Serve subito un’unica cabina di regia regionale per i ricoveri di tutte le specialistiche».

Dopo la presa di posizione di Diego Murracino, responsabile regionale del Nursing Up (sindacato per le professioni sanitarie), scende in campo anche Gianfranco Angioni, segretario regionale dell’Usb, che si dice pronto a proclamare lo stato di agitazione: «Basta con lo scarica barile, la mancanza di una programmazione regionale dei ricoveri, per tutte le specialistiche, ha conseguenze devastanti dal punto di vista organizzativo verso tutti i reparti. In un contesto così drammatico sono inevitabili le ripercussioni negative verso il personale infermieristico, oss e verso tutti gli operatori, oramai stremati dai carichi di lavoro, da stress correlato e dalle precarie condizioni di sicurezza», scrive in una lunga nota in cui parla di «una situazione intollerabile, in quanto si mettono a rischio i diversi processi assistenziali, con il reale pericolo di rischio clinico anche per l'eventualità di emergenze rianimatorie», sottolinea.

«Il peggioramento delle condizioni è sicuramente determinato dalla mancanza di un apparato sanitario territoriale che potrebbe essere utilizzato da filtro per evitare la saturazione di tutti i posti letto disponibili all'interno dei diversi presìdi ospedalieri», infine le richieste: «Come Usb, oltre a chiedere insistentemente l'incremento delle dotazioni organiche di infermieri e oss per tutti i reparti, abbiamo più volte sollecitato l'amministrazione a predisporre tutte le misure indispensabili a tutelare operatori e pazienti. Serve un’unica cabina di regia. Non è accettabile che non vengano trovate immediate soluzioni in un tavolo di confronto regionale. Nella catena del comando ognuno si deve assumere le proprie  responsabilità. Trovare soluzioni è un impegno  dovuto verso gli operatori, ma soprattutto verso i pazienti  che non meritano certamente questo trattamento». Intanto il sindacato ha inviato un’informativa allo Spresal.

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