Omicidio Francesca Deidda: a Cagliari iniziate le ricerche dell’arma del delitto
Sommozzatori e Ris perlustrano le acque vicino al ponte della Scafa, dopo quanto affermato da Igor SollaiPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Sono iniziate stamattina e tuttora in corso, da parte dei sommozzatori dei carabinieri e il Ris di Cagliari, le ricerche del martello che Igor Sollai avrebbe usato per uccidere la moglie Francesca Deidda lo scorso 10 maggio. La perlustrazione sta avvenendo nelle acque sotto il ponte della Scafa. Il quarantatreenne si trova attualmente in carcere con le accuse di omicidio volontario premeditato aggravato e occultamento di cadavere.
È stato Sollai, dopo aver confessato l'omicidio negli ultimi interrogatori davanti al pm in carcere, a indicare dove avrebbe gettato l'arma del delitto. I resti della donna erano stati trovati il 18 luglio in un borsone nelle campagne tra Sinnai e San Vito, vicino alla vecchia statale 125, a oltre due mesi di distanza da quando sarebbero avvenuti i fatti, il 10 maggio in casa a San Sperate.
Ora i militari dell'Arma stanno passando palmo a palmo lo specchio di mare vicino al ponte della Scafa, lungo la statale 195 per Capoterra. Le operazioni subacquee sono condotte con l’ausilio di strumentazioni specializzate, per garantire un’accurata ispezione dell’area e incrementare le possibilità di rinvenire elementi utili alle indagini. Negli ultimi due interrogatori Igor Sollai ha dichiarato di aver gettato proprio in quel punto sia il martello sia il telefonino della moglie. Il quarantatreenne aveva descritto al pm l'arma del delitto riconoscendola anche in alcune foto.
(Unioneonline/r.sp.)