Si è svolto oggi in Comune il primo incontro della settimana tra l’amministrazione e il Cagliari Calcio per discutere del nuovo stadio. Un vertice molto atteso e che arriva a pochi giorni dalla presentazione – da parte della società rossoblù – del progetto aggiornato, un passo avanti in vista della costruzione dell’impianto che sarà intitolato a Gigi Riva e che dovrebbe prendere il posto del Sant’Elia, abbandonato nel 2017.

Video di Andrea Artizzu

«L'incontro è andato molto bene», il commento del sindaco di Cagliari Massimo Zedda. «Il Cagliari Calcio ha presentato il progetto, l'abbiamo ricevuto venerdì e lo stiamo analizzando. Stiamo facendo le verifiche per capire, nell'ambito della situazione stadi da adeguare per eventi internazionali, se il Cagliari Calcio sia il primo a presentare il progetto». Presenti anche la vicesindaca Maria Cristina Mancini, l’assessore allo Sport Giuseppe Macciotta e il Responsabile unico del procedimento Daniele Olla.

Il costo dell’opera è aumentato di circa 40 milioni, rispetto al progetto presentato nel 2022. «È terminata la procedura Paur, sulla valutazione ambientale», ricorda Zedda. «È stato necessario un rinvio temporale: ora siamo in attesa che il Governo dia una risposta in relazione a quell'investimento sull'adeguamento degli impianti sportivi per ospitare eventi internazionali, che darebbe un aiuto sul Piano economico finanziario».

L’iter ha visto tantissime lungaggini burocratiche, con il Cagliari che spera di andare a bando entro la fine del 2025 e di iniziare i lavori nella prima metà del 2026. Mercoledì nuovo incontro, sempre in Comune, con Figc e Uefa. «Ci presenteremo con i documenti già depositati e, verosimilmente dopo la pausa estiva, andremo in Consiglio comunale», ha chiuso Zedda.

«Un incontro molto positivo: abbiamo fatto il punto della situazione, aver depositato il progetto definitivo penso sia un grandissimo risultato», aggiunge l'avvocato Antonio Romei, consulente legale del Cagliari Calcio. «Adesso dobbiamo guardare all'obiettivo finale, ancora c'è tanto da lavorare». Per il club rossoblù hanno partecipato anche il presidente Tommaso Giulini, il direttore generale Stefano Melis e l’ingegnere Alessandro Gosti.

L'obiettivo è quello degli Europei del 2032, ma non solo. «Il costo dell'opera è sensibilmente aumentato», ricorda Romei, «perché il Cagliari ha accettato l'idea di avere uno stadio con degli standard europei e la capienza è salita a 30.000 spettatori, sia per gli Europei sia per le manifestazioni internazionali. È importante che la città di Cagliari abbia uno stadio con questi requisiti».

Anche il club rossoblù, così come il Comune, è fiducioso che il capoluogo rientrerà fra le sedi di Euro 2032 (a ottobre 2026 la scelta dei cinque impianti). «Cagliari è in lizza. Pensiamo di essere molto avanti rispetto ad altri: siamo in prima fila o lì vicino, ora dobbiamo rimanere tali e riuscire a portare gli Europei a Cagliari. Sarebbe una bella soddisfazione per tutti», conclude Romei.

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