È allarme scabbia all'interno del reparto 2° SPDC, il Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura del Santissima Trinità di Cagliari.

L'ultimo caso si è registrato ieri mattina: si tratta di un paziente, sardo, di sesso maschile, ricoverato per un'altra patologia e che ha contratto la scabbia all'interno dell'ospedale.

"È il sesto caso in due settimane - spiega a L'Unione Sarda Paolo Cugliara, segretario provinciale Fials (Federazione italiana Autonomie Locali e Sanità) -. Tre delle persone contagiate sono pazienti che erano stati ricoverati per altre patologie, e altri tre sono infermieri. Si tratta di una situazione gravissima - tuona Cugliara -. Un'azienda che deve garantire la salute non può permettere che un paziente contragga una malattia all'interno della struttura ospedaliera".

Nonostante l'allarme in reparto, infermieri e Oss continuano a fare il proprio lavoro: "Ma c'è molta preoccupazione - sottolinea Cugliara -: si tratta di lavoratori che hanno una famiglia, dei bambini, degli anziani in casa, dai quali tornano finito il turno di lavoro. Hanno paura del rischio contagio".

In qualità di dirigente Fials, Cugliera chiede ai vertici del dipartimento: "Che fanno? La procedura della profilassi è scattata? Sembrerebbe di no, altrimenti non si spiegherebbe il contagio di sei persone in 14 giorni".

Nessuna risposta da parte del Dipartimento di Salute Mentale: "Il dottor Augusto Contu è latitante - dice ancora il sindacalista - ed è assurdo che, un'azienda che dovrebbe produrre salute, debba essere sollecitata all'azione da una sigla sindacale".

Non solo: "Possibile che il medico preposto al controllo della salute dei dipendenti non abbia segnalato il caso alla direzione?"

Infine la richiesta: "Bisogna chiudere il reparto e procedere alla sanificazione dei locali ospedalieri.È un dovere dell'azienda restituire serenità agli operatori, ai pazienti e ai loro familiari".

Simona Arthemalle

(Unioneonline)

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