"Se le guerre possono essere avviate dalle bugie, esse possono essere fermate dalla verità". è la frase accompagnata dalla foto di Julian Assange appesa sul tronco di un albero davanti alla sede di rappresentanza del Governo in piazza del Carmine a Cagliari.

È una delle forme di protesta scelte da "Sardegna pulita” e “SardegnaDonneAmbiente” per chiedere di bloccare l'estradizione negli Usa del giornalista ora nel Regno Unito.

La manifestazione si è svolta in concomitanza con un presidio internazionale a Londra pro Assange.

In Sardegna una delegazione ha consegnato un documento rivolto al premier Mario Draghi. "Le chiediamo - questo una dei passaggi fondamentali delle richieste - che il governo italiano non rimanga indifferente di fronte alla persecuzione del giornalista Julian Assange, privato della sua libertà per aver reso noti al mondo intero i crimini di guerra commessi dagli Usa nel corso delle guerre in Iraq e Afghanistan. Ci rivolgiamo a lei in qualità di capo di governo, affinché possa intervenire a tutela di Assange scongiurando la sua estradizione (che lo esporrebbe al rischio di trattamenti inumani e degradanti) e la sua condanna, che può prevedere fino a 175 anni di carcere. Lo Stato Italiano, che pone l'articolo 21 nella propria Costituzione (su Libertà di Stampa e di Opinione) a fondamento della Democrazia e dell'azione politica, non può esimersi dall'agire a livello internazionale di fronte a questo caso. Chiediamo che si intervenga presso il governo del Regno Unito, paese in cui Assange si trova in condizioni di detenzione arbitraria dal 2012". 

(Unioneonline/v.l.)

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