Dopo i bombardamenti alleati del 17 febbraio 1943 su Cagliari, in tanti cercarono di mettere al sicuro quello che era rimasto in piedi.

Lo fecero anche i proprietari del “Caffè Genovese” che sprangarono il locale con assi di legno e sacchi di sabbia.

L’operazione riuscì anche se uno spezzone cadde molto vicino al locale e, nonostante le protezioni, danneggiò l’insegna del locale.

Terminata la guerra, l’insegna tornò al suo posto. E tornò, nonostante il danno, quella “E” scheggiata della parola “caffè”.

I proprietari decisero di non cambiarla proprio per ricordare quei tragici momenti.

Ora quell’insegna fa bella mostra di sé nella sede del bar-pasticceria – “Caffè”, correggono i proprietari –  di via Logudoro.

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