Fu una scelta lungimirante, scolpire figure stilizzate che rappresentano uomini e donne senza identità. Se Costantino Nivola avesse invece riprodotto personaggi storici, tra le sue otto opere che impreziosiscono gli spazi esterni del Consiglio regionale in via Roma, ci sarebbe dovuto essere un imperatore romano. Si chiamava Vespasiano, ebbe tanti meriti ma impose una tassa sui bagni pubblici, legando così il suo nome a pratiche non nobilissime. Le stesse che quasi ogni giorno svolgono i passanti sugli spazi in granito sardo intorno al palazzo del potere.

Il "bagno pubblico" - È l'affronto più grave alle opere dello scultore di Orani scomparso nell'88 - ma non ne sono risparmiati altri -, e spesso le guardie giurate si avventano sugli incivili della pipì condivisa. Il campione assoluto è un signore di una certa età, distinto e ubriaco: gli amici ridacchiavano, mentre devolveva un eccesso di liquidità alla porta della guardiola. I vigilantes non ne furono esattamente onorati: «Non denunciatemi: pulisco tutto», implorò davanti a visi per nulla sorridenti. Fu accontentato, e da allora si dice che le guardie giurate offrano le due opzioni a uomini e donne da toilette: «Denuncia o spazzolone?».

Le manifestazioni - Le figure di Nivola sono iscritte a tutti i sindacati e stanno sempre dalla parte di chi protesta. Se così non fosse, non reggerebbero striscioni e bandiere ad ogni manifestazione, e non ospiterebbero lavoratori che salgono sui basamenti per gridare i propri slogan. Così l'opera d'arte scompare, nella totale assenza di rispetto, e si esalta solo il ruolo di ciò che le regge.

Cucina, salotto e letto- Le guardie giurate allontanano spesso chi si usa i basamenti come tavola per consumare pasti. Altrimenti i turisti osserverebbero le opere di Nivola "arricchite" da chi si siede per fare salotto (anzi, sala da pranzo), magari scambiandole per installazioni moderne. La maggioranza degli incontri conviviali riguarda i cagliaritani, molto staccati in classifica i turisti. Ancora, qualcuno decide di schiacciare un pisolino sul basamento. Sia per i pasti sia per le pennichelle, l'intervento delle guardie è sempre immediato.

Alcove di coppiette - Meno volentieri, i vigilantes allontanano le coppiette che si baciano appoggiate alle sculture. È successo anche ieri: un ragazzino e la sua amica si baciavano sul basamento di una figura femminile che rappresenta la madre: lo testimonia il pancione. A volte, le sculture sanno anche consigliare prudenza alle ragazzine.

Il campo sportivo - E poi ci sono le partite di calcio dei ragazzini della Marina negli assolati pomeriggi estivi, e poco importa se le sculture sono prese a pallonate. Durano pochissimo, perché subito trillano i fischietti: non dell'arbitro, ma dei vigilantes. «Qui non si gioca»: la regola vale per tutti, compresi i giovanissimi pachistani che, sulle lastre di granito, si sfidano in incontri di cricket.

Ma tutto questo, Nivola non lo sa. Meglio così.

Luigi Almiento

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