Intensa l'attività della Polizia di Cagliari nell'ambito delle prevenzione e contrasto ai reati commessi in ambito familiare.

In questi giorni due persone sono finite in carcere: un figlio che da tempo maltrattava la madre e un 70enne che molestava la vicina di casa.

Il primo episodio è avvenuto nelle prime ore di ieri mattina quando una donna ha chiamato il 113 spiegando di essere vittima di un'aggressione da parte del proprio figlio. Gli agenti della Volante hanno quindi messo fine alla lunga scia di abusi e violenze commessi dal 24enne, già noto alle forze dell'ordine. In questo caso il tutto era nato da futili motivi a causa del continuo abuso di sostanze alcoliche che hanno reso il giovane particolarmente aggressivo e violento.

La mamma era per strada, spaventata e sotto choc. Il 24enne era invece dentro l'abitazione dove tutto era stato distrutto: arredi, ceramiche, porte, suppellettili. E lui, anche in presenza dei poliziotti, ha continuato a offendere e minacciare di morte la donna che già in passato aveva presentato due denunce. Il figlio è risultato essere ai domiciliari e di recente è stato arrestato per evasione.

Per evitare che la madre chiedesse aiuto le ha distrutto il cellulare ma lei è uscita e ha fermato un passate, grazie al quale ha potuto chiamare i soccorsi. Il ragazzo è stato portato in Questura e arrestato.

Sempre ieri mattina gli investigatori della Terza Sezione - Reati contro la Persona - della Squadra Mobile hanno eseguito un'ordinanza cautelare di custodia in carcere a carico di un 70enne cagliaritano, indagato per atti persecutori ai danni di una donna di circa 50 anni, anch'essa cagliaritana, sua vicina di casa.

L'uomo era stato denunciato dopo che, nonostante l'ammonimento del Questore di Cagliari, aveva continuato a molestare la donna e a minacciarla: controllava i movimenti suoi e delle persone che andavano a trovarla; la minacciava ogni volta che la incontrava, facendo squillare a tutte le ore del giorno e della notte il telefono di casa, arrivando a salire sul tetto la notte e produrre dei rumori in modo da impedire alla vittima di riposare. A questo erano seguite lettere minatorie "anonime", oltre a danneggiamenti vari.

Il vicino ha ricevuto l'ammonimento del Questore, poi l'obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria, successivamente il divieto di avvicinamento e, infine, il divieto di dimora nella città di Cagliari.

Negli ultimi due mesi si è reso protagonista di ulteriori condotte vessatorie e minacciose. E, nonostante abbia tentato in ogni modo di ingannare le forze dell'ordine sul luogo della propria attuale dimora, è stato rintracciato e portato al carcere di Uta.

(Unioneonline/s.s.)
© Riproduzione riservata