Visita a Cagliari per Giovanni Malagò, presidente del Coni, che stamattina ha incontrato i rappresentanti dello sport locali. L’occasione è servita anche per parlare della questione stadi, con il Cagliari Calcio che attende il via libera per poter iniziare in maniera concreta la costruzione del nuovo impianto che dovrà sorgere dove ora c’è – abbandonato da oltre sette anni – quanto rimane del Sant’Elia. Anche in ottica Europei del 2032, che saranno ospitati da Italia e Turchia.

«Credo che Cagliari sia per certi versi un esempio di quelle che sono le complessità di riuscire a realizzare un impianto nuovo», afferma Malagò, «malgrado ci sia da parte di tutti l'intenzione di collaborare, a cominciare dalla società, dagli enti locali e il supporto anche delle istituzioni nazionali. Poi per strada si incontrano degli ostacoli, anche di carattere finanziario. E ovviamente col tempo si deve vedere cosa è cambiato».

La situazione del capoluogo sardo non è certo l’unica con problemi che si trova in Italia: «Comunque Cagliari non è sola, è in buona compagnia anche con le altre città», sottolinea il presidente del Coni, in un momento in cui ancora non è definito l’elenco degli stadi che fra otto anni ospiteranno gli Europei. «Poi c'è anche il fatto che le amministrazioni locali cambiano, quindi è giusto che quelli che arrivano vogliono capire e vedere. Io non posso fare il tifo: noi come Coni siamo totalmente collaborativi in termini di agibilità, omologazioni, pareri preventivi per ciò che riguarda i progetti».

Sulla vicenda fondi Malagò non può esporsi: «Dal punto di vista finanziario nel nostro ruolo non abbiamo la possibilità di poter dare una mano. Speriamo che si riesca a risolvere tutto bene».

(Unioneonline / r. sp.)

© Riproduzione riservata