La Sardegna continua a spopolarsi, nell'Isola la percentuale di stranieri più bassa d'Italia
La speranza di vita media degli abitanti è di 80,4 anni per gli uomini e 85,9 per le donneL'Isola continua a spopolarsi.
Lo dice il report dell'Istat "Indicatori demografici 2019", che fotografa la situazione attuale della popolazione italiana.
Il rapporto sottolinea come in tutto il Paese continui a diminuire la popolazione, al punto che al primo gennaio 2020 i residenti ammontavano a 60 milioni e 317mila, 116mila in meno su base annua.
Il fenomeno dello spopolamento interessa soprattutto il Mezzogiorno (in media -6,3 per mille): nel dettaglio in Sardegna viaggia nel 2019 a ritmi di variazione della popolazione pari al -5,3 per mille.
Una situazione fortemente critica: più drammatica ancora la dinamica demografica di Molise e Basilicata, che nel volgere di un solo anno hanno perso circa l’1% delle rispettive popolazioni.
Analizzando nel dettaglio i residenti, è possibile notare come nell'Isola l’incidenza della popolazione straniera sia la più bassa d'Italia: 3,5%, pari a quella registrata in Puglia; dato nettamente inferiore a Emilia-Romagna (12,6%), la Lombardia (12,1%) e il Lazio (11,7%).
La speranza di vita che si registra tra gli abitanti è di 80,4 anni per uomini 80,4 (contro gli 82,2 di Trento, che guida la classifica) e 85,9 anni per le donne (contro gli 86,6, sempre di Trento).
Per quanto riguarda infine le migrazioni, in Sardegna si registra un saldo migratorio con l’estero positivo, ma che è il più basso d'Italia: +0,6 per mille (contro il più alto, 3,8 per mille, registrato in Emilia-Romagna).
Il saldo migratorio interno - cioè quello relativo agli spostamenti di popolazione all'interno del nostro Paese - invece risulta negativo ed è pari al -1 per mille.
(Unioneonline/F)