"Un vero e proprio bavaglio a tutti i dipendenti dell'Azienda per la tutela della Salute" e "minacce neppure troppo velate". La denuncia arriva dalla deputata del Movimento Cinque Stelle Mara Lapia, componente delle commissioni Sanità e Affari sociali, e approda in Parlamento.

La parlamentare fa riferimento a una circolare del commissario straordinario dell’Ats, Giorgio Steri, in cui è specificato che "nei rapporti con gli organi di stampa... al dipendente è fatto assoluto divieto di divulgare notizie d’ufficio... il mancato rispetto della suddetta norma di comportamento darà luogo a provvedimenti disciplinari nelle opportune sedi". Sottolinea Lapia: "Una richiesta che dipende dal fatto che le eventuali informazioni, data la situazione catastrofica della sanità sarda, sarebbero naturalmente non certo rosee". E aggiunge: "Benché giuridicamente legittima e conforme al codice di comportamento dei dipendenti pubblici, la circolare trova un limite nel principio costituzionale della libertà di manifestazione del pensiero. Ricordo ai dipendenti che un’eventuale sanzione disciplinare sarebbe impugnabile davanti al giudice del lavoro. Se sono rispettati i limiti della veridicità, dell’interesse pubblico a divulgare la notizia, senza espressioni di per sé ingiuriose, il diritto di critica del lavoratore non può essere sanzionato neanche sotto il profilo disciplinare".

Dunque: "Invito chiunque sia in possesso di informazioni utili alla tutela del primario interesse pubblico del diritto alla salute a non astenersi dal renderle note. E invito anche l’assessore Nieddu e il dottor Steri a scusarsi con tutti i dipendenti per questa minaccia, che si aggiunge ai soprusi che oggi sono costretti a subire per tenere in piedi una sanità disastrosa che la politica regionale non è in grado di sostenere".
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