Ameno di due settimane dalla riapertura delle scuole regna ancora l'incertezza sui test sierologici per il personale della scuola. Lo denunciano in una mozione Rossella Pinna e i consiglieri regionali del gruppo del Partito democratico.

'Il personale operante nella scuola, anche in conseguenza dell'aumento dei casi di contagio da Covid-19, - denuncia Rossella Pinna - lamenta quotidianamente le numerose criticità e i tanti disservizi che rendono difficile il percorso per l'effettuazione dei test sierologici. Il Ministero della Salute dava infatti disposizioni, con la propria circolare dello scorso 7 agosto, affinché venisse avviata, su base volontaria, una campagna di screening per garantire un rientro in aula in sicurezza. La stessa circolare stabiliva che a partire dal 24 agosto e fino a una settimana prima della riapertura delle scuole (fino dunque al 15 settembre per quanto riguarda la Sardegna), i Medici di Medicina Generale, dovessero provvedere a eseguire i test sierologici sul personale scolastico rientrante tra i propri assistiti'.

La campagna però procede a rilento in Sardegna e, a ridosso del rientro in aula, molti operatori non hanno ancora potuto effettuare i test perché numerosi medici di medicina generale non hanno dato la loro disponibilità a eseguirli. E d'altra parte, sottolinea l'on. Pinna, nessuna alternativa nè altra indicazione viene fornita al personale che che in molti casi si è rivolto alle strutture private pagando di tasca propria il test.

"Qualche direttore di ASSL, Nuoro e Lanusei quelle di cui è pervenuta notizia, è intervenuto per disciplinare la materia e fornire indicazioni riguardo a modalità alternative per l'effettuazione dei test nel caso di indisponibilità da parte del Medico di Medicina Generale, ma tutto è lasciato all'iniziativa del singolo, come nella migliore tradizione della precedente repubblica delle 8 ASSL. Niente è dato sapere invece su Medio Campidano, Cagliari o Sassari. Con la mozione che abbiamo depositato" prosegue l'on. Pinna, "impegniamo perciò l'esecutivo regionale a fornire, in tempi stretti e con adeguata risalto, indicazioni chiare, univoche e omogenee su tutto il territorio regionale, sulle modalità di svolgimento dei test per consentire, in maniera agevole, a tutti gli operatori della scuola che lo richiedano, di sottoporsi ai test sierologici".
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