"La banda ultralarga è fondamentale contro spopolamento e insularità. Per questo deve diventare accessibile a tutti ".

Questo l'appello lanciato dai Riformatori sardi, in una nota a firma di Michele Cossa.

"Non c’è dubbio - si legge nel comunicato - che i risultati ottenuti in questi mesi siano molto importanti verso l’eliminazione del digital divide: sono azioni concrete sui due fronti del popolamento dell’interno della Sardegna e per rendere la nostra Isola competitiva malgrado l’handicap rappresentato dall’insularità".

"È il risultato - spiega Cossa - dell’impegno dell’assessore e dell’intero consiglio regionale, che a suo tempo ha approvato all’unanimità la mia mozione, in cui si impegnava la giunta a pretendere un cronoprogramma realistico e verificabile sulla realizzazione e illuminazione della fibra. E ad agire sul governo nazionale per riconoscere un ruolo più attivo alla Regione Sardegna, tale anche da consentirle di pianificare e porre in essere adeguate misure d’accompagnamento e di sostegno economico mediante appositi voucher alle famiglie, alle imprese ed alle istituzioni scolastiche per affrontare i costi del servizio in abbonamento, per evitare che lo sfruttamento della banda ultralarga diventi un fatto elitario, riservato solo a chi se lo può permettere, cosa che ne vanificherebbe in gran parte le potenzialità".

"Si tratta - prosegue Cossa - di una questione di rilevanza economica, sociale e democratica straordinaria: ecco perché il potere pubblico non deve abdicare alla propria missione ma deve favorire la concreta fruizione da parte di tutti di un’infrastruttura di enorme rilevanza strategica".

"Per fare questo - conclude l'esponente dei Riformatori - è anche necessaria una efficace azione informativa rivolta principalmente ai cittadini e agli enti locali, che devono diventare i veri attori dello sviluppo".

Po la chiosa: "L'assessore Satta si sta accingendo a promuovere un tavolo inter-assessoriale sul tema. Ritengo che si stia andando nella giusta direzione per valorizzare al meglio le opportunità e gli sviluppi che la diffusione della banda larga è in grado innescare nel tessuto socio-economico della Sardegna".

(Unioneonline/l.f.)
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