"Rinuncio assolutamente alla prescrizione". Lo ha scandito davanti al giudice del Tribunale di Cagliari, Giampiero Sanna, l'ex deputato di Unidos e governatore sardo Mauro Pili, a giudizio con rito abbreviato per il blitz del 3 agosto del 2014 nel tratto di mare, interdetto, davanti al poligono militare di Teulada.

L'8 maggio è prevista la requisitoria del pm, e forse nella stessa giornata verrà emessa la sentenza.

Ma già oggi Mauro Pili, rispondendo alle domande del pm e della difesa, ha chiarito le ragioni che cinque anni fa lo portarono all'eclatante protesta contro le servitù militari nell'Isola: "Non sono in alcun modo entrato abusivamente nel poligono di tiro, sono stato identificato solo perché stavo documentando quello che ogni estate avviene nello specchio d'acqua di fronte a Teulada".

"La mia unica colpa è quella di aver documentato quanto stava accadendo", ha ribadito, negando di essere sbarcato sulla spiaggia all'interno della base e di aver attraccato o gettato l'ancora.

A sostegno di Pili sono arrivati a Palazzo di giustizia molti sostenitori del movimento da lui fondato.

(Unioneonline/L)
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