Non è ancora cessata l’emergenza che da una settimana vede la Sardegna avvolta dagli incendi che hanno già distrutto buona parte del Montiferru.

Questa mattina si è riacceso un focolaio nelle campagne di Cuglieri. Sono intervenuti due elicotteri e il Super Puma oltre a un Canadair.

Per lunedì è attesa la riunione della Cabina di regia del Cor, il Centro operativo regionale, al fine di avviare le attività sulla stima dei danni, mentre l'assessore regionale dell'Ambiente con delega alla Protezione civile ha già emanato le linee guida per i Comuni che stanno ricevendo le istanze dei privati.

“Secondo una prima stima l'estensione di territorio bruciato è di circa 20mila ettari, forse qualcosa di più - spiega il capo della Protezione civile sarda Antonio Belloi, anche in merito ad una nuova stima satellitare che ha conteggiato 1.500 ettari in più e 220 edifici distrutti - Attendiamo la riperimetrazione geolocalizzata da parte del Corpo Forestale, mentre per quanto riguarda gli immobili se ne stanno occupando i vigili del fuoco”.

E dopo la Sardegna, anche la Sicilia fa i conti con il dilagare degli incendi che in queste ore hanno colpito ampi territori di diverse province.

Sul grande allarme che coinvolte le due isole è intervento l’assessore all’Ambiente con delega alla Protezione civile della Sardegna, Gianni Lampis: “La situazione di emergenza nazionale sul fronte incendi richiede un dispiegamento di mezzi aerei che si dimostra insufficiente rispetto alle reali esigenze della nazione – ha detto -. La politica nazionale e il Governo si interroghino su questa improrogabile necessità perché possa diventare oggetto di prioritaria discussione nelle opportune sedi decisorie”.

Lampis ha inoltre espresso ai siciliani “la comprensione e la vicinanza umana e politica per quello che proprio in queste ore accade nella loro terra, con incendi diffusi su tutto il territorio dell'isola”.

"Ribadisco – ha concluso - l'esigenza già rappresentata di attivare in Sardegna le Forze armate a supporto del nostro sistema regionale antincendio per attività di ausilio nella bonifica di un fronte, quello del Montiferru, con oltre 80 chilometri di estensione che ancora cova focolai che devono essere assolutamente spenti”.

(Unioneonline/s.s.)

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