Da oltre 24 ore la Sicilia brucia a causa di incendi – spesso dolosi – alimentati dal caldo record che si calcola resterà almeno per una settimana.

Palermo e Catania subiscono conseguenze a livello di trasporti, con operazioni di volo sospese nei due aeroporti sia agli arrivi sia alle partenze. Enna e Noto e in generale la provincia di Messina registrano danni incalcolabili, tanto che il governatore regionale Nello Musumeci ha invocato il carcere a vita per i responsabili dei roghi.

A Catania, nella periferia, le fiamme hanno trasformato la zona in un vaso rogo e le famiglie hanno cercato di arginare i rischi con l’acqua di casa ma tante sono state obbligate ad abbandonare le proprie abitazioni.

I Vigili del fuoco lavorano senza sosta in diverse località: Paternò, Ragalna e Biancavilla, Piana degli Albanesi, Strasatto Altofonte e San Giuseppe Jato.

Fiamme anche a Misilmeri nella zona del Castello dell'Emiro, nell’Ennese, a Piazza Armerina.

Una situazione di grande emergenza.

"Come purtroppo temevamo – ha detto Musumeci – , a causa delle altissime temperature che stiamo registrando in Sicilia, l'isola è aggredita da incendi di vasta estensione, alcuni dei quali veramente gravi per la devastazione che ne consegue. Una situazione resa ancor più tragica dalla rinnovata azione dei piromani. Si tratta di criminali che, lo ribadiamo, meriterebbero il carcere a vita per azioni scellerate che cancellano identità e storia del nostro territorio".

(Unioneonline/s.s.)

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