"In difesa dei più deboli", la storia di Marina Bottani: avvocata per vocazione
Si è sposata giovanissima, a 18 anni, "con un avvocato benestante, vent'anni più grande di me".
Aveva tutto. Poteva fare la signora, incrociare le braccia e godersi la vita. Invece no.
"Ho studiato, mi sono laureata e ho cominciato a fare l'avvocata". Diritto penale. Furto, spaccio, prostituzione. "Nei quartieri più difficili ero conosciutissima".
Viso tondo e capelli biondissimi raccolti in uno chignon, negli anni Settanta Marina Bottani era una delle pochissime donne in toga.
Figlia di un ingegnere e una casalinga milanesi "mandati in Sardegna nel 1935 con grande disperazione ma poi non sono andati più via", è nata a Montevecchio.
"Ma ci siamo subito trasferiti a Cagliari".
Ha studiato al liceo classico Siotto e a 26 anni era una delle pochissime avvocate cagliaritane.