Il virus dell’aviaria a Cagliari, mobilitazione contro gli abbattimenti dei volatili
Sit-in degli ambientalisti che parlano di una "mattanza per scongiurare un raffreddore"Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Forti proteste da parte degli ambientalisti dopo la decisione di abbattere circa 200 volatili del parco di Monte Urpinu a Cagliari in seguito al ritrovamento di alcuni pavoni morti e all’accertata presenza del virus dell’influenza aviaria.
Quanto stabilito dalla Asl non è piaciuto a molti cittadini che in questi anni vedevano circolare liberamente, nel grande polmone verde della città, anatre, oche e altri volatili.
“L'uccisione non può essere la soluzione universale a questi problemi. Il diritto alla vita è anche degli animali di Monte Urpinu - sostiene la Lega antivivisezione (Lav) di Cagliari - Esistono altre soluzioni, non cruente e perfettamente applicabili ed efficaci come nel caso analogo del Parco Chico Mendes a Campi Bisenzio dove gli animali sono stati isolati e nessuno è stato abbattuto".
Oggi alle 16.30, per sostenere il “no” all’abbattimento, è stato programmato un presidio di fronte all'ingresso Belvedere del parco di Monte Urpinu.
Sul caso è intervenuta anche l’associazione ecologista Grig, Gruppo di intervento giuridico, che parla di una "mattanza per scongiurare il rischio di un raffreddore" e ha inoltrato alle amministrazioni pubbliche competenti una specifica istanza di accesso civico e informazioni ambientali "per comprendere gli effettivi ambiti di un focolaio di influenza aviaria abbastanza singolare. Basti pensare alla banale domanda: come è arrivata lì nel parco comunale di Monte Urpinu, vista l'assenza di rilevanti rischi in Sardegna indicata dal piano nazionale di sorveglianza?”.
(Unioneonline/s.s.)