Un triste primato per l'Isola, che mette in evidenza una situazione anomala e in controtendenza rispetto al resto d'Italia.

La Sardegna è in vetta alle statistiche per numero di suicidi: 20,4 uomini e 4,5 donne su 100mila abitanti e contro circa 5 casi su 100mila di media delle regioni del Sud Italia.

A rivelarlo un'indagine di Voce Amica Sassari Onlus, uno dei 20 centri in tutta Italia aderenti al Telefono Amico Italia che domani e in diverse città d'Italia ha previsto una street action di coinvolgimento della popolazione.

L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha promosso da alcuni anni la Giornata mondiale per la prevenzione dal suicidio, che ricorre il 10 settembre: un'occasione per riflettere su un fenomeno che ogni anno, nel mondo, miete oltre 800mila vittime, in media una ogni 40 secondi.

Le principali cause sono di natura esistenziale: situazioni economiche, delusioni amorose, bullismo e mobbing e, alla base di tutto, un profondo disagio spesso causato dalla solitudine.

"Pensare di farla finita non è un motivo di vergogna, i pensieri suicidi sono parte di crisi molto profonde, ed è fondamentale non sottovalutarli né fingere di non averli e soprattutto parlarne - spiega Sandra Poddighe, presidente di Voce Amica Sassari -. Ogni anno arrivano al Telefono Amico quasi mille segnalazioni da parte di persone che pensano al suicidio o che temono che un proprio caro possa compiere quel gesto. Noi offriamo ascolto senza giudicare. La parola suicidio fa paura ma dopo essersi aperti e sfogati, solitamente, ci si sente più sollevati. Parlare aiuta perché serve a mettere ordine ai pensieri".

(Unioneonline/v.l.)
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