«Sono rimasto solo, non ho più nessuno. I miei familiari sono morti tutti. Avevo un'ultima sorella, la più piccola, ma è annegata durante la traversata dalla Libia, quando il peschereccio stracarico sul quale viaggiavamo si è rovesciato tra le onde.

Sono sbarcato a Cagliari a maggio dell'anno scorso, ho chiesto la protezione internazionale, ora sono in attesa di una risposta.

Vorrei restare a vivere qui in Sardegna. Mi piace la vostra terra, c'è sempre il sole, come nella mia.

Qui sono stato accolto come un figlio, spero mi daranno l'opportunità di rimanere. Il mio sogno è fare il sarto, è quello che sono, ho risparmiato i soldi e comprato una macchina per cucire di seconda mano.

Il mio nome è Michael Crown».

L'intervista integrale su L'Unione Sarda oggi in edicola
© Riproduzione riservata