Il parere del comitato tecnico scientifico, quello di cui tutti in queste ore parlano - e che è stato al centro della puntata di Report di martedì sera - relativo all'eventuale apertura o chiusura delle discoteche in Sardegna e al rischi contagi da coronavirus, esiste o no? Il dubbio è sempre più insistente anche perché il presidente della Regione non lo ha diffuso. Su quel documento avrebbe basato la sua decisione di permettere ai club di accogliere i clienti nei giorni "caldi" a cavallo di metà agosto scorso.

Sul caso si è concentrata l'attenzione della Procura di Cagliari e di Tempio Pausania.

Il parere "esiste", dicono da Palazzo senza esitazioni.

Esattamente tre mesi fa, l'11 agosto, il governatore sardo ha firmato un'ordinanza, valida fino al 31 agosto, per consentire la prosecuzione "delle attività in discoteche o altri locali assimilati, esclusivamente all'aperto", e poi una serie di disposizioni dedicate ai gestori. Il riferimento era al "parere del comitato tecnico scientifico" acquisito quel giorno.

Ma il 16 agosto era intervenuto il ministro Speranza che aveva bloccato tutti i locali d'Italia e quindi Solinas lo aveva seguito con un'apposita ordinanza di chiusura.

Tra i tanti, sul caso è intervenuto anche Emiliano Deiana, presidente dell'Anci Sardegna: "In un mondo normale - ha detto - ora si terrebbero nuove elezioni regionali".

(Unioneonline)

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